Vito Clemente, consigliere comunale di Menfi, nel pomeriggio di oggi, mentre era in bici, ha dovuto scansarsi per non essere travolto da un’auto. Poi ha preso il cellulare ed ha fotografato quella vettura, quattro persone, di mezza età, due uomini e due donne a bordo. Non di Menfi, assicura. Intanto, quell’auto sulla pista ciclabile non poteva transitare e Clemente ha consegnato la foto alle forze dell’ordine. Il consigliere si appella al senso civico della gente anche perché non è la prima volta che cose di questo genere accadono ed è pericoloso per l’incolumita’ dei ciclisti trovarsi un’auto in uno spazio così stretto. Intanto, presto potrebbe arrivare la multa a chi ha confuso la pista ciclabile per una strada aperta alle auto. E questo grazie al “consigliere detective”.
Inaugurata la mostra di Franco Gulino su Pasolini a Palermo
E’ stata inaugurata ieri a Palermo alla presenza del presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’ la mostra dell’artista saccense Franco Gulino dedicata a Pier Paolo Pasolini.
Tutto questo, nel centenario della nascita del grande intellettuale, è diventato un’unica mostra, Pasolini Clandestinus, promossa dal Servizio Biblioteca dell’Ars e curata da Laura Anello; la mostra e’ ospitata nelle sale degli ex Presidenti e Pompeiana, a Palazzo Reale.
C’era anche all’inaugurazione il segretario generale Fabrizio Scimé, del presidente della Commissione di vigilanza sulla Biblioteca dell’Ars, Michele Catanzaro, dei componenti della Commissione, Stefano Pellegrino e Gianina Ciancio, e di Giorgio Martorana, direttore del Servizio biblioteca dell’Ars e dell’Archivio Storico.
Quasi trenta opere, scelte tra quelle realizzate nel corso degli ultimi vent’anni, dialogheranno con i preziosi dipinti e stucchi delle due sale del Palazzo, in un’esposizione arricchita da un documentario di Daniele Salvo con le musiche di Marco Podda, sull’opera di Gulino. Disponibile il catalogo pubblicato da Edizioni Caracol.
La mostra – organizzata dal Servizio Biblioteca e Archivio storico dell’Assemblea Regionale Siciliana – fa parte del percorso abituale di visita alla residenza monumentale dei re normanni (apertura quattro giorni a settimana: lunedì, venerdì, sabato e domenica) e sarà visitabile fino al 27 luglio.
Franco Accursio Gulino è un artista eclettico: pittore, poeta, film maker. Spinto da una vera “necessità”, attraversato da un’energia che lo fa dipingere febbrilmente, giorno e notte, nella sua casa-studio a Sciacca dove sono accatastate centinaia di opere dipinte su tele, tavole, vecchie porte, finestre, cartoni, manifesti pubblicitari, in uno straripante bisogno espressivo. Ogni supporto diventa un libro su cui scrivere un capitolo formale, riagganciare un brandello di discorso già avviato. Perché Gulino ama procedere per capitoli, ritornare sull’opera compiuta e rileggerla, offrendole una possibilità di rinascita.
I suoi “cicli” sono facilmente riconoscibili, e così lo è Pasolini: il rapporto (virtuale) tra i due nasce dalla visione de La Ricotta, episodio di Ro‐Go‐Pa‐G (Rossellini, Godard, Pasolini, Gregoretti) in cui il regista mette in scena nel 1963 la sua potente riflessione su Cristo: Gulino realizza una grande Crocifissione su uno sfondo rosso sangue e su un supporto plastico semitrasparente che gli dà una consistenza metafisica e trascendente. “La faccia – scrive Laura Anello, curatrice della personale di Gulino- dell’intellettuale ora è la tavolozza della scrittura immaginaria tanto cara a Gulino – quella degli ultimi che non hanno voce, ma anche quella dell’incomunicabilità come condizione umana – ora è sormontata da una corona, ora ha la bocca pronunciata e rossa, ora ha le ciglia lunghe, ora ha la testa come il cono di un vulcano da cui erompe il pensiero”.
Chi vince? Ecco come cambia il consiglio comunale(Foto)
Ancora ventiquattro ore e domani sera subito dopo la chiusura delle urne, inizierà lo spoglio. Chi vincerà tra Ignazio Messina e Fabio Termine? E’ la domanda alla quale in molti in queste ore cercano di dare una risposta azzardando anche previsioni che non troveranno fondamenta alcuna se non a scrutinio ultimato. Intanto, dalla decretazione del vincitore e della coalizione cambiera’ anche il consiglio comunale. Ecco come secondo le due diverse ipotesi:
Se a vincere sara’ Fabio Termine, alla coalizione di Messina andranno 13 consiglieri su 24, più il suo seggio di consigliere come miglior candidato sindaco perdente. Dunque, Messina avrà la maggioranza e Termine dovrà governare con 8 consiglieri. Due consiglieri andranno, uno ciascuno, a Autonomisti-Sciacca al Centro e Mangiacavallo.
I consiglieri, nel caso in esame, di Ignazio Messina saranno: per Onda Carmela Santangelo e Alessandro Grassadonio, 2 per Insieme per Sciacca Pasquale Bentivegna e Antonino Venezia, 4 alla lista Messina Ignazio Bivona, Raimondo Brucculeri, Clelia Catanzaro e Luca La Barbera, 1 a Sciacca Terme Rinasce Isidoro maniscalco, 2 alla lista Ventiventidue Filippo Bellanca e Paolo Mandracchia, 2 a Fratelli d’Italia Calogero Filippo Bono e Gaetano Cognata. (Sfoglia la gallery per vedere tutte le foto dei consiglieri)
Se a vincere sara’, invece Ignazio Messina. Al gruppo Termine andranno 6 consiglieri più il miglior sindaco perdente. Mizzica con 2, Daniela Campione e Gabriele Modica. 1 consigliere va a Next-M5S con Alessandro Curreri, 2 al PD con Valeria Gulotta e Certa Antonino, 1 a Ferdinandea con Giuseppe Ambrogio. Sempre all’apposizione andranno altri 2 consiglieri comunali, 1 Lista Mangiacavallo con Maurizio Blò e 1 a Autonomisti-Sciacca al Centro con Lorenzo Maglienti. (Sfoglia la gallery per vedere tutti i consiglieri)
Ai consiglieri della coalizione Messina, in tal caso, andranno 15 consiglieri comunali. Ad Onda 3 consiglieri, Carmela Santangelo, Alessandro Grassadonio e Nicola Indelicato; a Insieme per Sciacca 2 consiglieri, Pasquale Bentivegna e Antonino Venezia; 4 alla lista Messina, Ignazio Bivona, Raimondo Brucculeri, Clelia Catanzaro e Luca La Barbera; 1 a Sciacca Terme Rinasce, Isidoro Maniscalco, 2 consiglieri a Ventiventidue, Filippo Bellanca e Paolo Mandracchia; 3 consiglieri a Fratelli d’Italia, Calogero Filippo Bono, Gaetano Cognata e Luana Venezia. (Sfoglia per vedere i due consiglieri in più di maggioranza in caso di vittoria di Messina che al momento, non risultano eletti ma lo saranno solo in caso di vittoria)
Se a vincere invece sara’ Termine, i due consiglieri della coalizione vincente non eletti al momento, e ripescati saranno Fabio Leonte e Salvino Patti
Salvo al centro recupero fauna selvatica un piccolo rapace
Una telefonata dal veterinario Vincenzo Costa, che chiama il presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta.
“Mi è stato segnalato un gheppio in difficoltà nelle campagne di Ribera”.
Il signor Giovanni Miceli che ha recuperato l’animale e ha contattato Mazzotta, si danno appuntamento alla rotonda del rettilineo di Verdura.
E così il piccolo rapace e’ stata poi consegnato a Silvia Grandis, volontaria di turno al Centro Recupero Fauna Selvatica di Cattolica Eraclea diretto da Daniela Freggi da Lampedusa.
La consegna avviene al volo, dandosi appuntamento davanti al kartodromo.
L’indomani, una visita.
“L’animale – ha detto il presidente Giuseppe Mazzotta – sarà qui accudito, curato e speriamo presto liberato.
Il valore di un gesto di bene verso la natura è infinito, come infinita è la gratitudine che il creato ricambierà. Noi siamo il futuro che costruiamo”
Appello Sib-Confcommercio per la tutela delle coste agrigentine
Le istituzioni non abbandonino le proprie coste è l’appello del SIB-Confcommercio Agrigento. Nell’attesa della riforma del Demanio Marittimo e nell’auspicio che la stagione balneare 2023 non dovrà essere l’ultima per i litorali agrigentini, e’ l’architetto Gero Niesi delegato provinciale del SIB, il Sindacato Italiano Balneari, aderente a Confcommercio Agrigento a fare il punto della situazione, che vuole anche essere un appello, anche, alle istituzioni locali.
” La stagione balneare – scrive Riesi- è ufficialmente, iniziata già da qualche settimana. Ma non servivano decreti e ordinanze per sancire l’assalto alle spiagge. Il caldo delle ultime settimane e l’afflusso registrato nei fine settimana, hanno lanciato tutta la costa Agrigentina in pieno clima estivo e con un discreto margine d’anticipo, che non ha di certo trovato impreparati gli imprenditori balneari, ma sembra aver sorpreso le amministrazioni comunali.
Una stagione estiva che entra quindi pienamente nel vivo, ma alquanto problematica, per un settore qual è quello degli stabilimenti balneari.
La sfida da vincere, come ogni anno, è portare le nostre coste al centro del panorama turistico. Ma quest’anno questa sfida è resa ancor più difficile per il sommarsi di vecchi e nuovi problemi che attanagliano il comparto: l’incertezza per il prossimo futuro delle concessioni demaniali, l’aumento dei costi dell’energia elettrica, delle materie prime e dei prodotti al consumo, la difficoltà nel trovare lavoratori stagionali e, come se non bastasse, la mancata programmazione della pulizia delle spiagge e delle zone adiacenti.
Il turismo balneare, insieme al vasto indotto, ogni estate è fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, su tutto il litorale agrigentino, ma gli aumenti dei costi e le incertezze, minano la serenità di ogni singolo imprenditore.
Oggi, più che mai, serve che ognuno faccia la propria parte cercando di mitigare al massimo ogni tipo di disfunzione e garantire al meglio la fruizione di ogni servizio. In tal senso è necessaria una civile collaborazione fra tutti per favorire il rispetto delle regole e dei diritti.
Ai gestori dei lidi balneari si chiede di attenersi scrupolosamente ai dettami dell’ordinanza di sicurezza dei bagnanti, perché è assolutamente necessario garantire la sicurezza e la salvaguardia delle persone e deve essere fatto, sempre, nell’interesse della collettività. Bisogna credere nella sicurezza e nella prevenzione, oltre a dare a tutti le stesse possibilità di usufruire dei servizi in spiaggia. E se si vuole la vicinanza delle istituzioni, dobbiamo noi stessi essere i primi a collaborare attivamente.
Così come ai bagnati si chiede di andare al mare cercando di trovare sempre il giusto equilibrio fra rispetto delle regole e buon senso, affinché si possa favorire lo svolgimento sereno della stagione balneare.
Ai Comuni si chiede, ancora una volta, che predispongano e adottino il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, ovvero quel documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, in conformità ai principi definiti dall’Unione Europea ed alla vigente legislazione statale e regionale di settore.
È un appello più che accorato, trattandosi di un argomento che per la sua delicatezza non può più essere rinviato, senza se e senza ma.
È inaccettabile, che ancora oggi, tantissimi comuni agrigentini continuino ad essere inadempienti relativamente ai piani spiaggia, senza i quali, fra qualche mese, si potrebbe configurare una situazione di totale stallo per un intero comparto, con tutto quello che ne può conseguire per le imprese del settore. Imprese che, ricordiamo, spesso sono a conduzione familiare, oltre ad essere l’unica fonte di sostentamento.
In riferimento alla pulizia, ordinaria e straordinaria, dei litorali della provincia di Agrigento è doveroso richiamare l’attenzione di tutti coloro i quali ne hanno la responsabilità e al contempo di sollecitarne lo svolgimento. I concessionari già si occupano della pulizia della propria area e delle immediate adiacenze. Ciò non può esimere le amministrazioni comunali dall’eseguire gli interventi generali su tutte le spiagge. Solo così si può dare un senso di ordine e decoro che corrobora l’impegno profuso dai balneari e li stimola a fare sempre meglio, in un’ottica di proficua sinergia con l’amministrazione pubblica.
La cura della città con le manutenzioni ordinarie e straordinarie, con una meticolosa programmazione quotidiana della pulizia delle spiagge e delle zone limitrofe è un lavoro certamente graduale, che richiede tempo e dedizione, e non serve chiedere pazienza ai cittadini ma bisogna risolvere ogni singola criticità a tempo debito, ne vale della tenuta economica delle attività produttive, ne vale della fruizione delle spiagge e dei litorali da parte dei cittadini e dei turisti, si deve a tutta la collettività che si ha l’onore di rappresentare.
In riferimento ai dettami sul decreto che andrà a disciplinare le concessioni demaniali e che è passato in Senato il 30 maggio scorso, il SIB – Confcommercio di Agrigento si è già organizzato allo scopo di accompagnare i lidi balneari, nostri associati, in un percorso che li vedrà parte attiva e pronti ad affrontare e vincere le future evidenze pubbliche e riottenere la propria concessione, difendendola nel solco della normativa vigente e quindi, permanendo per merito acquisito.
Siamo certi – conclude – che gli imprenditori balneari più virtuosi e consapevoli si stiano già attrezzando all’approssimarsi di tale scadenza. Ma contestualmente, l’assurda ipotesi che migliaia di imprenditori possano rischiare non solo di perdere l’azienda su cui hanno investito finanze ed energie, ma addirittura di non vedersi riconoscere nemmeno un adeguato indennizzo, è un aspetto che merita le giuste attenzioni e puntare su un indennizzo qualitativo e quantitativo idoneo e reale. Ma nel frattempo bisogna andare avanti e non farsi trovare impreparati, su tutti i punti di vista”.
Festa di San Calogero, Cittadinanzattiva chiede lo stop
Il responsabile di “Cittadinanzattiva” di Agrigento, Pippo Spataro, con una nota stampa rivolgendosi alle autorità relgiose, civili e militari, propone l’annullamento della festa di San Calogero per l’aumento dei contagi da Covid-19 che si è registrato negli ultimi giorni ad Agrigento.
Una opzione che secondo Spataro si deve valutare per “ evitare un contagio di massa”. “Sappiamo e crediamo fermamente nella fede straordinaria degli agrigentini verso San Calogero – si legge nella nota di Spataro – con una devozione che si perde nella notte dei tempi. Visto che purtroppo, per due anni di seguito, non si e potuto festeggiare San Calogero a causa della pandemia, quest’anno si è deciso di festeggiarlo sia pure con blande restrizioni. Purtroppo assistiamo da alcuni giorni ad un aumento di contagi in tutta Italia e in particolare nella provincia di Agrigento dove l’incremento è stato esponenziale con relative quarantene, ricoveri in terapia intensiva e morti. La variante Omicron 5 risulta, in base a quanto dichiarato dai virologi, molto più contagiosa rispetto alle precedenti. Tutto questo ci fa ritenere inopportuno fare una festa a San Calogero. Va chiarito altresì, per non equivocare, che sicuramente non siamo affetti da blasfemia ma che invece ci sta a cuore la salute e la relativa vita degli agrigentini. Pensare ad una festa come negli anni passati, con blande e inefficaci restrizioni e con le modalità da “liberi tutti”, crediamo che sia sbagliato e molto pericoloso. Ecco perché oggi, ancor prima della festa già programmata, ci rivolgiamo alle autorità ecclesiastiche, civili e militari. Crediamo che il nostro amato Santo possa essere onorato e riverito anche nelle nostre case, magari in gruppo con i nostri familiari e con le mascherine indossate”.
Il Toscanini al Sicilia Jazz Festival con 60 musicisti
Oltre 60 musicisti del conservatorio Arturo Toscanini di Ribera parteciperannp alla seconda edizione del Sicilia Jazz Festival a Palermo insieme a nomi di fama mondiale come l’artista argentino Javier Girotto.
Biglietti e abbonamenti sono disponibili presso la Fondazione The Brass Group di Palermo. Di seguito il calendario dei concerti Toscanini per SJF:
26 Giugno- Teatro Santa Cecilia – ore 18,00 – Charles Mingus Project Centennial Mingus- Gianmichele Taormina & students.
28 Giugno – ore 19,30 – Atrio Palazzo Chiaramonte ( Steri) – Javier Girotto & Toscanini Jazz Orchestra – dir Giacomo Tantilllo
29 Giugno- ore 22,30- Chiesa dello Spasimo- Alessandro Visco Quintet
30 Giugno -ore 18,30- Chiesa dello Spasimo – Toscanini Jazz Quintet
2 Luglio-Teatro Santa Cecilia – ore 18,00 Marco Cervello Degree Project ” Tributo a Billy Strayborn”
5 Luglio – Teatro Santa Cecilia – ore 20,00 – TJDP – Toscanini Jazz Department Professors
Il Covid rialza la cresta, preoccupante aumento dei casi
Il report dell’Asp di Agrigento, diffuso stamane e riferito a ieri, registra 332 nuovi casi di positività al Covid a fronte di 132 guarigioni. Gli attuali positivi in provincia sono 2.567 di cui 23 ospedalizzati (2 in terapia intensiva). Un decesso si è registrato ad Agrigento.
A Sciacca il numero dei positivi e’ di 385, 31 in più rispetto il giorno precedente.
A lanciare l’allarme il commissario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia che nel suo consueto report delinea una situazione che e’ ritornata a mesi addietro.



Menfi, assolto Gaetano Cani dall’accusa di estorsione
Gaetano Cani, ex deputato regionale, è stato assolto “per non avere commesso il fatto” dai giudici della quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo. L’ex parlamentare regionale di Canicattì, in relazione al procedimento penale per il reclutamento di docenti presso l’istituto scolastico paritario “Athena” di Menfi, era accusato di estorsione per averli costretti, secondo l’accusa, a firmare dimissioni in bianco ed accettare compensi inferiori o inesistenti rispetto a quelli indicati in busta paga pur di ottenere il relativo punteggio valido per le graduatorie. La Corte di Appello di Palermo, accogliendo i motivi di appello formulati dai difensori, avvocati Lillo Fiorello e Antonino Reina, ribaltando la sentenza emessa dal Tribunale di Sciacca, ha accertato l’assoluta estraneità di Cani in relazione ai fatti contestati e lo ha assolto. In primo grado Cani era stato condannato dal Tribunale di Sciacca a 3 anni e 7 mesi di reclusione.
Menfi e la cerimonia per la “Bandiera blu”
Gravi ferite in cantiere a operai sambucesi, 3 condanne
Il giudice monocratico del Tribunale di Marsala Matteo Giacalone ha disposto pene più severe rispetto a quelle invocate dallo stesso pm, Roberto Piscitello, per tre dei sei imputati del processo relativo al grave incidente sul lavoro in cui, la mattina dell’8 febbraio2017, a Campobello di Mazara, rimasero seriamente feriti due operai di Sambuca di Sicilia impegnati nei lavori di ristrutturazione dell’ex Cine Teatro Olimpia. Ai due muratori cadde addosso un muro perimetrale. Uno fu completamente coperto dalle macerie, l’altro rimase fuori solo con la testa. Non morì nessuno dei due soltanto per la tempestività dei soccorsi. Il processo, per cooperazione in lesioni personali colpose, ha riguardato sei persone: Vincenzo Silvestro, 49 anni, di Messina, preposto dell’impresa, Maurizio Giuseppe Falzone, 59 anni, architetto, di Licata, direttore dei lavori, Marco Antonino Bascio, 58 anni, coordinatore della sicurezza per conto del Comune di Campobello, Bartolomeo Castiglione, 55 anni, di Campobello, responsabile dei lavori, Tindaro Natale Merlino, di 75, di Saponara, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’impresa, e Rosangela Silvestro, di 47, di Messina, datore di lavoro degli operai. Sono stati condannati (ad un anno e due mesi ciascuno) Silvestro, Falzone e Bascio. Alle due parti civili, rappresentate dall’avvocato Francesco Giambalvo, il giudice ha riconosciuto un risarcimento danni “provvisionale” di 15 mila euro ciascuno. Gli altri tre imputati sono stati assolti su richiesta dello stesso pm. A rimanere feriti furono Vincenzo Pasini, allora di 50 anni, e Salvatore Mulè, di 64. Pasini riportò un trauma cranico e diverse fratture alle gambe. Per Mulè trauma cranico facciale e frattura di una gamba. Entrambi furono ricoverati all’ospedale di Castelvetrano. Nella foto, l’avvocato Francesco Giambalvo
Invasi pieni in Sicilia, disagi per la distribuzione
Il volume dell’acqua negli invasi in Sicilia quest’anno non desta per ora preoccupazione, ma bisogna intervenire per rispondere alle legittime richieste degli agricoltori, alle prese con i gravi problemi legati alle alte temperature e alle disfunzioni delle reti di distribuzione irrigua.
La riunione convocata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Palazzo Orlèans, a Palermo, è servita a fare il punto sulla situazione dell’approvvigionamento idrico nell’Isola, anche alla luce dello stato di siccità che allarma le regioni del Nord Italia e che induce a non abbassare la guardia.
All’incontro hanno preso parte gli assessori regionali all’Agricoltura, Toni Scilla, e al Territorio, Toto Cordaro, i direttori dei dipartimenti regionali dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Acqua e dei rifiuti, il segretario generale dell’Autorità di bacino, i vertici dei due Consorzi di bonifica, il direttore della Struttura contro il dissesto idrogeologico e il capo della Protezione civile regionale.
Sulla base dei dati in possesso della Regione, non esistono in questo momento condizioni di emergenza, ci sono però delle criticità di carattere contingente, legate ai cambiamenti climatici e alle alte temperature, e di ordine strutturale, riguardo alle reti di distribuzione, sulle quali bisogna intervenire e per le quali si è deciso di interessare il governo nazionale. Tutti i partecipanti al vertice hanno concordato sulla necessità che il Parlamento regionali approvi velocemente la riforma dei Consorzi di bonifica.
«Riformare i Consorzi di bonifica – dichiara il presidente Musumeci – è sempre stata una priorità per il mio governo. Abbiamo varato una proposta di riforma che prevede non solo che la gestione torni agli agricoltori, ma che ci sia, da parte della Regione, una graduale riduzione del debito accumulato in decenni e la riqualificazione della rete di distribuzione dell’acqua, mai sostituita in sessant’anni. È urgente che l’Ars approvi questa legge, per dare concretezza a un cambio di passo definitivo atteso da tempo da tutto il mondo agricolo siciliano».