Pubblichiamo la lettera che una saccense, Franca Ambrogio, ha inviato ieri al Presidente della Regione, Nello Musumeci. Riguarda gli aiuti alle imprese siciliane. Franca Ambrogio fa parte di quel tessuto di piccole attività che ieri sono rimaste deluse per il click che non è andato in porto.
Spett.le
Governatore Nello Musumeci,
sono giorni
che penso e rimugino sulla eventualità di scriverLe e finalmente mi sono
decisa. Mi chiamo Franca Ambrogio sono
siciliana, innamorata di quest’isola e coadiuvante di una piccola impresa
artigiana a conduzione familiare.
Sono giorni
che si parla del BonuSicilia e di questo importantissimo aiuto che verrà erogato
alle imprese come ad un’opportunità che non ci si può fare sfuggire. Ed infatti
tutti quanti vorremmo coglierlo al volo, solo che questo aiuto non è per tutti,
perché i soldi non bastano, perché chi ha predisposto il progetto non ha
pensato di dare meno ma a tutti. Quindi si
attribuirà il Bonus a chi quel
giorno avrà fortuna. Non posso dire che verrà attribuito a chi avrà il dito più
veloce, perché le posso assicurare che tutti ma proprio tutti questa mattina
eravamo collegati e davanti al pc già
un’ora prima del fatidico momento del click. L’ansia, il nervosismo e la
concentrazione che ho accumulato già da giorni
per poter gestire al meglio il fatidico momento è stato spossante e
umiliante. Sì umiliante. Mi sono sentita umiliata come siciliana e come
lavoratrice. Umiliata da questa assurda lotteria, umiliata perché mi sento
figlia di un dio minore solo perché
siamo lavoratori autonomi. Siamo una
categoria lavorativa non tutelata, non capita, non apprezzata o forse la si
vuole ignorare proprio perché siamo in tanti e se non ci viene data la giusta
considerazione, continuiamo a tenere la testa bassa a lavorare a produrre per
mantenere tutto il sistema. Mi sono
sentita umiliata come lavoratrice, mi vergogno persino e nel contempo mi
avvilisco. Quindi chi non riuscirà ad accedere al bonus che colpa avrà? La
colpa di non avere una super connessione, un super computer, o magari di vivere in una zona in cui la connessione non
è delle migliori o di non aver fortuna. Non è questo il modo di trattare i propri
figli. Noi siciliani figli di questa terra, che colpa abbiamo per essere
trattati in questo modo! Forse la colpa di non essere andati via. L’isola più
bella del mondo che potrebbe far vivere benissimo i propri figli visto tutto
ciò che abbiamo: cultura, arte, bellezze paesaggistiche, gastronomia, clima, artigianato, eppure siamo sempre gli
ultimi in tantissime classifiche, e dire che potremmo essere più ricchi di
tante, non regioni ma, nazioni. La
prossima volta che alla Regione decidete di dare i bonus produttività, di
aumentare gli stipendi ai parlamentari,
di aumentare gli stipendi ai dipendenti, e ai dirigenti, mi faccia un favore,
lo faccia fare con un click. Un click day sarebbe un’ottima cosa per
immedesimarsi, certo si fa per dire visto i lauti stipendi, ma ogni tanto
dovreste mettervi nei panni dei lavoratori artigiani siciliani.
Non è questo
il modo di far le cose, non è questo il modo
di trattare i lavoratori.
Mi sento
umiliata.
Con
osservanza
Franca
Ambrogio.