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Un nuovo positivo a Sciacca che sale a quota trentadue, un nuovo caso anche a Burgio

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E’ arrivato l’esito del tampone positivo a Sciacca per un soggetto già posto in “sorveglianza” che era stato posto in isolamento domiciliare. Si tratta di un uomo di mezza età che risulta appartenente allo stesso nucleo familiare di una persona già risultata positiva al Covid e in quarantena.

Con il nuovo caso di questa mattina salgono a trentadue i casi a Sciacca. Intanto, anche a Burgio si registra un nuovo positivo.

’”L’ ASP di Agrigento – ha diffuso una nota il primo cittadino Franco Matinella – oggi, ha inviato la comunicazione ufficiale dell’esito positivo al Covid-19 di un altro tampone effettuato a carico di un cittadino di Burgio.
Si ritiene opportuno evidenziare quanto sia importante che ciascuno agisca con senso di responsabilità e si invitano i cittadini al rispetto delle misure precauzionali minime, finalizzate a contrastare e contenere la diffusione del coronavirus.
Un particolare appello si rivolge ai giovani affinché rispettino il mantenimento delle distanze ed utilizzino correttamente le mascherine, soprattutto in quegli spazi aperti al pubblico, le cui caratteristiche fisiche rendono facili il formarsi di assembramenti, anche occasionali”.

Con l’ultimo caso registrato, sono due gli attuali positivi nel comune montano.

Nella via Ulisse di Sciacca non regge neanche lo specchio parabolico

Non c’è tranquillità in via Ulisse a Sciacca. Non basta, infatti, il cedimento della strada che ogni anno si ripresenta, ma adesso è caduto anche lo specchio parabolico, pare durante l’esecuzione di alcuni lavori nella zona.

Speriamo, adesso, che la sistemazione dello specchio venga fatta in tempi più celeri rispetto a quella del manto stradale, soprattutto per ragioni di sicurezza dato che la zona in autunno è ancora molto frequentata.

Anche disturbi psichiatrici legati al Covid 19, parla Paolo Li Bassi (Intervista)

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Lo psichiatria Paolo Li Bassi, in un’intervista a Risoluto.it, parla dei disturbi psichiatrici legali al Covid 19. Li Bassi evidenzia che la situazione non deve essere sottovalutata e fornisce alcuni consigli, il primo dei quali, all’insorgere dei primi sintomi, contattare il medico di famiglia.

Li Bassi, nell’intervista a Risoluto.it, evidenzia anche quali sono i primi sintomi.

Nelle ultime 24 ore in Sicilia 198 contagi da Coronavirus e un morto

Sono 198 i nuovi positivi registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore.  Gli attuali positivi sono 3.448 e passano a 368 i ricoverati in ospedale. Di questi 28 si trovano in terapia intensiva. Sono 3.052 sono i pazienti in isolamento domiciliare ed i tamponi eseguiti 6754. Si registra un morto positivo al covid, a Sciacca, che porta il totale a 322. I guariti nelle ultime ore sono 107. Questa la presenza dei nuovi positivi per provincia: Palermo 72; Catania 51; Agrigento 12 (2 dei quali migranti); Ragusa 8; Siracusa 7; Messina 5; Trapani 28; Caltanissetta 15.

Il Bonus alle imprese siciliane, una saccense scrive a Musumeci: Mi sento umiliata”

Pubblichiamo la lettera che una saccense, Franca Ambrogio, ha inviato ieri al Presidente della Regione, Nello Musumeci. Riguarda gli aiuti alle imprese siciliane. Franca Ambrogio fa parte di quel tessuto di piccole attività che ieri sono rimaste deluse per il click che non è andato in porto.

Spett.le Governatore Nello Musumeci,

sono giorni che penso e rimugino sulla eventualità di scriverLe e finalmente mi sono decisa.  Mi chiamo Franca Ambrogio sono siciliana, innamorata di quest’isola e coadiuvante di una piccola impresa artigiana a conduzione familiare.

Sono giorni che si parla del BonuSicilia e di questo importantissimo aiuto che verrà erogato alle imprese come ad un’opportunità che non ci si può fare sfuggire. Ed infatti tutti quanti vorremmo coglierlo al volo, solo che questo aiuto non è per tutti, perché i soldi non bastano, perché chi ha predisposto il progetto non ha pensato di dare meno ma a tutti. Quindi si  attribuirà il Bonus a  chi quel giorno avrà fortuna. Non posso dire che verrà attribuito a chi avrà il dito più veloce, perché le posso assicurare che tutti ma proprio tutti questa mattina eravamo collegati e davanti al pc  già un’ora prima del fatidico momento del click. L’ansia, il nervosismo e la concentrazione che ho accumulato già da giorni  per poter gestire al meglio il fatidico momento è stato spossante e umiliante. Sì umiliante. Mi sono sentita umiliata come siciliana e come lavoratrice. Umiliata da questa assurda lotteria, umiliata perché mi sento figlia di un dio  minore solo perché siamo lavoratori autonomi.  Siamo una categoria lavorativa non tutelata, non capita, non apprezzata o forse la si vuole ignorare proprio perché siamo in tanti e se non ci viene data la giusta considerazione, continuiamo a tenere la testa bassa a lavorare a produrre per mantenere tutto il sistema. Mi  sono sentita umiliata come lavoratrice, mi vergogno persino e nel contempo mi avvilisco. Quindi chi non riuscirà ad accedere al bonus che colpa avrà? La colpa di non avere una super connessione, un super computer, o magari di  vivere in una zona in cui la connessione non è delle migliori o di non aver fortuna. Non è questo il modo di trattare i propri figli. Noi siciliani figli di questa terra, che colpa abbiamo per essere trattati in questo modo! Forse la colpa di non essere andati via. L’isola più bella del mondo che potrebbe far vivere benissimo i propri figli visto tutto ciò che abbiamo: cultura, arte, bellezze paesaggistiche, gastronomia,  clima, artigianato, eppure siamo sempre gli ultimi in tantissime classifiche, e dire che potremmo essere più ricchi di tante, non regioni ma, nazioni.  La prossima volta che alla Regione decidete di dare i bonus produttività, di aumentare gli stipendi ai  parlamentari, di aumentare gli stipendi ai dipendenti, e ai dirigenti, mi faccia un favore, lo faccia fare con un click. Un click day sarebbe un’ottima cosa per immedesimarsi, certo si fa per dire visto i lauti stipendi, ma ogni tanto dovreste mettervi nei panni dei lavoratori artigiani siciliani.

Non è questo il modo di far le cose, non è  questo il modo di trattare i lavoratori.

Mi sento umiliata.

Con osservanza

Franca Ambrogio.

Spazi esterni della scuola Boccaccio a Menfi non puliti, a casa i piccoli studenti

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Tre classi della scuola elementare Boccaccio di Menfi non hanno potuto fare regolarmente il loro ingresso in classe a causa dei lavori di pulizia degli spazi esterni dell’edificio non completati.

Con le nuove disposizioni Covid, l’ingresso in aula dei piccoli alunni sarebbe dovuto avvenire da diverse entrate. Delle classi avrebbero dovuto raggiungere le aule entrando da un ingresso posteriore che non è stato possibile a causa di circa venti centimentri di aghi di pino lungo il percorso che ha sollevato le proteste dei genitori e la corsa ai ripari da parte del Comune di Menfi che soltanto stamattina ha avviato i lavori di pulizia dello spazio esterno all’istituto scolastico con i propri dipendenti provocando le lamentele dei genitori degli studenti.

La dirigente dell’Istituto scolastico, Mariangela Croce, è in attesa anche del completamento della realizzazione di un passerella che permetta il passaggio in sicurezza dall’ingresso posteriore che l’assessorato comunale dovrà realizzare nei prossimi giorni.

“Nel frattempo – afferma la preside- stiamo valutando il regime dei lavori e l’ultimazione della pulizia oltre a rimodulare la possibilità di un ingresso a scaglioni temporali di dieci minuti di tutte e tre le classi dall’ingresso principale per poter assicurare un ritorno in classe in piena sicurezza”.

Torna la paura nell’ex zona rossa della provincia palermitana, il banchetto di un anniversario forse la causa del contagio

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 Lente di ingrandimento su un banchetto in occasione di un anniversario ma nell’ex zona rossa e’ tornata la paura.

Tornano a crescere i contagi a Villafrati e il sindaco Francesco Agnello ha disposto la chiusura dell’asilo e della materna, mentre restano aperte scuola elementare e media. Due i positivi proprio al ricevimento che sembra essere la causa della diffusione del contagio. Nello scorso mese di marzo, nella Rsa del paese i positivi erano stati tanti da fare dichiarare il comune in provincia di Palermo “zona rossa”.


Attendiamo l’esito dei 50 tamponi già eseguiti e i 100 da eseguire – ha detto il sindaco -. Solo dopo questi risultati prenderemo nuovi provvedimenti. Al momento chiedo a tutti di mantenere la calma e non farsi prendere dal panico. Abbiamo passato mesi pesanti e saremo in grado di gestire anche questa situazione”.

Ultimo decesso Covid a Sciacca, la famiglia: “Vogliamo ricordare “il nostro capitano”, ha lottato ma il virus non lo ha risparmiato”

Aveva deciso di lasciare la sua amata barca “Apollo” ai suoi figli tramandando la sua passione per il mare. Il nome del suo natante era diventato anche il suo soprannome dove alla marina di Sciacca lo conoscevano tutti. Il destino ha voluto che i suoi due figli, Salvatore e Calogero, quattro anni fa, al varo della nuova imbarcazione, la ribattezzassero proprio “Giuseppe Apollo”, un gesto di riconoscenza e affetto verso i sacrifici del genitore e un modo per celebrare il grande capitano. Una simbiosi perfetta quella di Giuseppe Principato e la sua barca che ogni sera attendeva alla banchina del porto di ritorno dalla sessione di pesca per poi salutare i figlioli e per quelle abitudini di “uomo di mare” che non aveva mai abbandonato nonostante la pensione.

Trascorreva il tempo libero tra famiglia, una giocata a carte con gli amici del porto e le fughe in mare con un piccolo natante per continuare a pescare per hobby e non più per vivere.

Una persona buona, umile. Un grande lavoratore. Lo descrivono così i familiari. Un signore mite, ma soprattutto un grande capitano, fiero del suo posto di comando e che possedeva quel senso di responsabilità che ha chi affronta l’immensità del mare che deve calibrare ogni giorno l’imprevedibilità della forza della natura.

Giuseppe Principato ventitrè giorni fa, a metà di settembre ha iniziato ad avere la febbre, poi una mattina sta peggio, la febbre non passa e fa fatica a respirare. Settantatrè anni e nessuna patologia cronica alle spalle. Un uomo dalla tempra forte e dallo spirito giovanile. Sua moglie Francesca capisce che sta davvero male ed ecco che chiama i soccorsi. Sarà l’ultima volta che vedrà il suo capitano.

In ospedale, Giuseppe Principato risulta positivo al tampone del Covid 19, ma le sue condizioni sono così compromesse che è impossibile trasportarlo altrove e così viene ricoverato nella terapia intensiva del “Giovanni Paolo II” di Sciacca dove resterà per quindici giorni tra la vita e la morte fino a questa mattina quando il capitano si è spento, nell’ultima battaglia con il virus che sta affliggendo e cambiando il mondo. I medici del nosocomio di Sciacca hanno fatto il possibile, due volte al giorno hanno continuato a informare e a sostenere i familiari, disperati, per ovvie ragioni lontani e increduli che proprio al loro caro fosse toccato di affrontare il male di cui tutti parlano.

Non potrà avere neanche un funerale Giuseppe, nonno anche di quattro amati nipoti, come impongono le disposizioni del momento. La sua salma e’ stata condotta dall’agenzia di pompe funebri Peppino Santannera direttamente al cimitero di Sciacca per la sepoltura.

La sua famiglia ha affidato a Risoluto.it il suo ricordo. Giuseppe Principato è la sesta vittima del Covid di Sciacca. Non ci si può limitare soltanto alla conta dei numeri. Non si può semplicisticamente affermare che muoiono soltanto gli anziani come talvolta un ragionamento troppo riduttivo esorcizza la morte più lontano possibile . Dietro i numeri, i casi, i decessi, ci sono persone e c’è vita come quella di Giuseppe, figlio del meraviglioso mare di Sciacca, caduto nella battaglia contro questo spaventoso male.

Due nuovi casi a Sciacca e uno a Santa Margherita, ma anche un nuovo saccense guarito

Si aggiungono altri due nuovi casi nella giornata di oggi a Sciacca per quanto concerne i nuovi positivi. Si tratta di due persone di mezza età, un uomo di cinquant’anni e una donna di sessant’anni.

Una nuova guarigione è stata attestata anche nelle ultime ore. Si tratta di un uomo di 60 anni che è risultato negativo al doppio tampone.

Considerando gli ultimi casi, compreso il decesso del signore di 73 anni, la situazione resta ferma a 48 attuali positivi a Sciacca.

Il terzo caso riguarda invece, un soggetto di mezza età di Santa Margherita

Quartiere di San Michele tra disagi e problemi, il consigliere Santangelo: “Da otto mesi segnaliamo, a chi dobbiamo rivolgerci?”

Torna a segnalare con una nota i problemi e i disagi che regnano nel quartiere di San Michele il consigliere comunale Carmela Santangelo. “Nonostante i residenti – scrive – abbiano sollevato diverse volte le problematiche presenti. Sono trascorsi otto mesi circa ma nulla è cambiato. Continue perdite idriche davanti le attività commerciali e davanti le abitazioni. Presenza di cani randagi che disturbano perché abbaiano tutta la notte.
Intervento, per ben due volte, delle forze dell’ordine per rischio di aggressione”. La nota e’ corredata da scatti che testimoniano i disagi dell’antico quartiere.

“Chiedo – conclude – a questa Amministrativa: a chi si devono rivolgere i cittadini per essere ascoltati e vedere risolti i disagi? Rimango in attesa di una risposta celere e scritta nel rispetto dei cittadini e del consigliere comunale”.

Degrado anche nell’Atrio comunale e sotto piazza Scandaliato, Salvatore Monte:”Serve attenzione, non grandi cose”

“No, non si tratta di una nuova location per “le vie dei tesori”. Purtroppo per noi si tratta dello spazio sottostante la Piazza Scandaliato e dell’atrio inferiore del Palazzo Comunale”.

E’ questo il commento a corredo delle foto inviate dal consigliere Salvatore Monte con l’ultimo comunicato stampa che mostrano situazioni di rifiuti e degrado anche in un angoli molto in vista di Sciacca come l’atrio Inferiore del Comune di Sciacca e la parte sottostante Piazza Angelo Scandaliato.

“Sorvoliamo – scrive l’ex assessore – sui grandi temi che attanagliano la città. Mi chiedo se è concepibile non comprendere che basta un pizzico di manutenzione ordinaria per far sì che quello ritratto in foto non si verifichi. Non servono delibere di giunta, non servono delibere di consiglio comunale, non servono metodi di promozione turistica internazionale. Serve solo una buona carica di attenzione. E, forse, di buona volontà”.

Carmelo Pace: “Lo sconfitto sono io, auguro buon lavoro al sindaco di Ribera Matteo Ruvolo” (Intervista)

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Carmelo Pace si prende ogni responsabilità della sconfitta elettorale. “Lo sconfitto sono io”, dice in un’intervista a Risoluto.it.

Il sindaco uscente di Ribera, però, evidenzia che la sua lista è stata la più votata al consiglio comunale. “Lo slogan si cambia – dice Pace – era rivolto a me ed ha funzionato, ma adesso bisogna fare solo un grande in bocca al lupo al sindaco Ruvolo ed ai consiglieri comunali che invito a non fare mai mancare il numero legale nelle sedute consiliari”.