Sugli stanziamenti per oltre un milione di euro per gli interventi di messa in sicurezza del territorio, previsti da un’ordinanza di Protezione civile, parla oggi l’ex assessore comunale Giuseppe Neri. La vicenda è al centro di un’accesa polemica dopo gli interventi del Movimento Cinque Stelle prima e questa mattina del Centrodestra. Neri è l’amministratore che ha seguito la vicenda per il Comune di Sciacca e che, in un’intervista a Risoluto.it, parla anche del progetto che riguarda il Cansalamone.
Lo storico Grand Hotel Villa Igiea a Rocco Forte, raddoppio delle strutture del gruppo inglese in Sicilia
Il brand del lusso Rocco Forte & family si è aggiudicato il Grand Hotel Villa Igiea per un importo di 25.520.000 euro.
Con il nuovo acquisto, il gruppo Roccoforte raddoppia la sua presenza nell’isola, la storica struttura si affianca al Verdura Resort di Sciacca e rappresenta un ulteriore tassello in quel programma di espansione previsto in Italia dallo stesso gruppo turistico di lusso.
Si e’ cosi’ concluso l’iter di vendita a completamento della procedura di dismissione dei complessi immobiliari di proprieta’ di Amt Real Estate e del gruppo Acqua Marcia Turismo.
Interventi di messa in sicurezza fermi da sedici mesi, l’opposizione di centrodestra: “Adesso, basta. La sindaca si assuma le sue responsabilità”.
L’opposizione di centrodestra con un comunicato stampa interviene oggi sulla vicenda dei finanziamenti di Protezione Civile fermi da ben sedici mesi.
“Nella giornata di sabato – scrivono i componenti del centrodestra – eravamo stati i primi ad evitare e a stoppare ogni polemica. Di fronte alla devastazione che stava subendo la nostra città, bisognava fare squadra, fare quadrato attorno a chi aveva subito danni e rimandare a momenti successivi le analisi su ciò che si poteva fare per prevenirli. Abbiamo vissuto giornate come queste e sappiamo cosa significa.Poi nei tg delle 14, di sabato, la inopportuna, quanto falsa e tendenziosa dichiarazione del sindaco, con il solito tentativo di ribaltare su altri le responsabilità, facendo riferimento a ciò che “non era stato fatto dopo le alluvioni del Novembre 2016 e del Gennaio 2017. E allora ristabiliamo la verità”.
“Il Comune di Sciacca – puntualizza la nota stampa – ha avuto stanziati oltre un milione di euro di finanziamenti per gli interventi di messa in sicurezza del territorio, previsti dall’ordinanza di protezione civile n. 458 del 01.06.2017, frutto di segnalazioni, interventi e relazioni della Giunta Di Paola. Tali finanziamenti riguardavano in modo particolare: la sistemazione, la pulizia e la realizzazione di opere di messa in sicurezza del Torrente Baiata (375.000 euro), del Torrente Bellapietra (200.000 euro), del ponticello strada Raganella (90.000 euro) e del Torrente Cansalamone (490.000 euro), a cui si aggiungono, con altri provvedimenti di stanziamento, gli interventi sul Torrente Foce di Mezzo e sul Fiume Verdura. Ebbene, nonostante sin dal Novembre 2017, l’amministrazione Valenti fosse stata invitata e diffidata a compiere gli atti di propria competenza, anche sulla base del fatto che tali opere fossero urgenti ed indifferibili e di pubblica utilità, pena la revoca dei finanziamenti, soltanto nel maggio 2018, il Comune con nota n. 3328 del 25.05.2018, si è semplicemente limitato a comunicare di non essere nelle condizioni di compiere alcun adempimento, senza alcuna seria considerazione dell’importanza degli interventi che riguardavano il territorio di Sciacca. A quel punto il Dipartimento della protezione civile, ha preso su di sé l’onere della progettazione e della individuazione e nomina dei responsabili del procedimento, mettendo in salvo, in favore del Comune di Sciacca, almeno sotto il profilo della disponibilità, le risorse già stanziate al tempo dell’Amministrazione Di Paola”.
“E’ evidente – prosegue – che tutto ciò ha fatto perdere almeno un anno di tempo, con la conseguenza che tali lavori, che avrebbero potuto svolgersi durante la primavera e l’estate 2018, non hanno ancora potuto vedere neppure il proprio inizio, con tutto ciò che ne è derivato in termini di ulteriori conseguenze. Preso atto di quanto sopra e considerato che si è già accertata l’inerzia del Comune dal Luglio 2017 a Maggio 2018, sarà ulteriore nostra cura accertare ciò che è accaduto dal Maggio 2018 ad oggi, attraverso le opportune richieste di informazioni ed atti ispettivi, sia presso l’Amministrazione Comunale, che presso gli Organismi regionali competenti”.
“Sarebbe opportuno – concludono – che il Sindaco la smettesse di trincerarsi continuamente dietro altrui inesistenti responsabilità, di gettare la croce su altri e se ne è capace, dopo 16 mesi di presunta amministrazione, di dimostrare adeguatezza, ma soprattutto cultura di Governo. Fino ad oggi abbiamo visto solo improvvisazione ed inadeguatezza nello svolgimento della funzione, oltreché nella pubblica comunicazione, con dichiarazioni esternate senza alcuna conoscenza dello stato dei procedimenti amministrativi”.
Annunci, ritiri e comunicazioni, ritiro dell’umido oggi solo a metà a Sciacca
Raccolta differenziata spaccata in due oggi a Sciacca. Dapprima il comunicato ufficiale da parte del Comune di Sciacca che annunciava il mancato ritiro della frazione umida dei rifiuti così come previsto dal calendario per la giornata di oggi in seguito, ai problemi di collegamento nelle strade di collegamento agli impianti di compostaggio per le intense piogge degli ultimi giorni.
Ma stamattina, in alcune zone della città è stato effettuato regolarmente il ritiro dei mastelli, mentre in altre così come annunciato ai cittadini il servizio è rimasto sospeso.
La spaccatura tra le varie zone servite oggi diversamente, è dipeso dal fatto che la Sea, une delle due ditte che gestisce il Piano Aro a Sciacca, avrebbe concesso una giornata di ferie al proprio personale, mentre la Bono ha svolto il servizio ritirando i rifiuti ma trattenendo la frazione umida sui mezzi.
Insomma, un grossolano errore di comunicazione che ha penalizzato i cittadini che si sono attenuti alle disposizioni fornite dal Comune.
Dopo il maltempo, la Fondovalle Sciacca-Palermo tra fango e pericoli
La fotogallery che vi proponiamo, è parte degli scatti fatti da un automobilista che questa mattina ha percorso la statale 640. Come potete vedere il manto stradale presenta grandi pericoli a causa della presenza di fanghiglia ai bordi, ma non solo della carreggiata. Pericoli che a distanza di alcune ore dal nubifragio che ha colpito la zona, non sono stati segnalati.
Ancora più difficile accorgersi dei pericoli che rendono il manto scivoloso nelle ore serali senza le opportune segnalazioni.
Nel tragitto per immettersi sulla Fondovalle, si segnala anche il cedimento di un muro di contenimento sulla scorrimento veloce allo svincolo per Santa Margherita.
La Fondovalle, già alcune settimane prima degli eventi meteorologici eccezionali dello scorso fine settimana, aveva registrato durante alcuni temporali, il riversamento di fango in alcuni tratti tra Salaparuta e Poggioreale, riversamento che aveva costretto alla chiusura temporanea del tratto. L’Anas, proprio in quel punto, aveva annunciato l’avvio dei lavori poi rinviati a data da destinarsi.
Demolito il palazzo Lombardo, a Santa Margherita Belice, e adesso cambia l’aspetto di piazza Matteotti
Quasi del tutto completata, a Santa Margherita Belice, la demolizione del palazzo Lombardo. La struttura, di 7 piani, non c’è più e nei prossimi 10 giorni si dovrà procedere soltanto a liberare l’area di cantiere ed a trasferite il materiale da demolizione negli impianti di smaltimento.
E’ cambiato, dopo 50 anni, l’aspetto della piazza Matteotti sulla quale non incombe più quello scheletro. “Questo progetto – afferma il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti – ha adottato tecniche demolitive mai applicate nei paesi della Valle del Belice, frutto di un lungo studio dovuto anche alle condizioni dell’edificio”. L’ultima fase dei lavori di demolizione è stata quella della “Top Down” del palazzo Lombardo, con un escavatore che ha un braccio di 30 metri. Al posto del palazzo Lombardo verrà realizzato un parco giochi o, comunque, un’area per i più piccoli, a pochi metri dal Museo del Gattopardo.
Blocco della prescrizione dei reati dopo la sentenza di primo grado, contraria la Camera Penale di Sciacca
“Il Movimento 5 stelle tenta di introdurre nel nostro ordinamento una riforma di inaudita gravità e abnormità: il blocco della prescrizione dei reati dopo la sentenza di primo grado. Secondo il testo della proposta, “il corso della prescrizione rimane altresì sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o della irrevocabilità del decreto di condanna”.”
Lo ha dichiarato la Camera Penale di Sciacca aggiungendo che si tratta di “una proposta di riforma che stride con il principio di: ragionevole durata del processo. Il vero problema della Giustizia non è la prescrizione – aggiunge la Camera Penale che è presieduta dall’avvocato Nino Augello – ma la ragionevolezza dei tempi e chi come noi frequenta le aule di giustizia se ne rende perfettamente conto. Si tenta di introdurre il processo infinito, inammissibile sul piano del diritto naturale e inefficace per assicurare l’effettività della sanzione e la funzionalità del sistema. L’Unione delle Camere Penali Italiane ha già dichiarato lo stato di agitazione di tutti i penalisti in attesa di ulteriori forme di protesta”. L’auspicio è che “la protesta venga fatta prima della riforma altrimenti – conclude la Camera Penale di Sciacca “Pietro Arone” – assisteremo alle solite astensioni dalle udienze che non portano alcun risultato”.
Dopo l’esondazione del fiume Belice le Terme Acqua Pia di Montevago a rischio chiusura, il titolare della struttura lancia accuse alla Regione
Terme Acqua Pia di Montevago a rischio chiusura dopo che l’esondazione del fiume Belice ha causato danni allagando ogni parte del complesso termale. A preannunciarlo è il titolare, Francesco Giuffrida. Hanno trascorso una notte di terrore 14 persone che si trovavano all’interno della struttura, messi in salvo grazie ad una azione coordinata del Nucleo vigili del fuoco Saf fluviale di Palermo, dei carabinieri e degli agenti della polizia locale. La piena del fiume ha inesorabilmente sommerso l’edificio isolando gli ospiti e il personale. “È una situazione disastrosa. Tutto lo stabilimento è finito sott’acqua. Da 10 anni chiediamo alla Regione di fare manutenzione all’alveo del fiume – spiega Giuffrida – e finalmente quest’anno avevano iniziato a fare questi lavori . Purtroppo tardivi. Ci troviamo con una Regione che ci prevarica con tante richieste, ma non collaborativa”. La struttura nel periodo estivo riesce a dare lavoro a circa 20 dipendenti. E c’è anche un vasto indotto legato alle Terme Acqua Pia.
“Capisco che il privato deve fare ogni cosa, ma anche la Regione deve rispettare i suoi doveri e continuando così il rischio di chiusura è reale”.
L’assessore Tulone fa il punto sui lavori programmati dal Comune di Sciacca a seguito dell’emergenza maltempo
L’assessore alla Protezione Civile del Comune di Sciacca, Mario Tulone, ha scritto questa sera su Facebook di alcuni interventi disposti nella giornata di oggi e di altri programmati a seguito dell’emergenza maltempo. “Dopo queste ore di codice Rosso – ha scritto – abbiamo attivato già alcuni provvedimenti volti al ripristino della viabilità e alla verifica dello stato di sicurezza di alcune strutture. Come prima cosa peró stamattina abbiamo garantito alle famiglie, che ieri notte non hanno potuto dormire in casa, di rientrare nelle loro abitazioni in piena sicurezza. Poi, nello specifico, abbiamo provveduto al ripristino di via Stancapadrone, alla rimozione del fango in via Carcossea e alla pulizia della banchina di San Pietro (cumulo di rifiuti verrà rimosso domattina). Resta ancora chiusa per motivi di sicurezza via Lido nella quale già oggi sono iniziate le operazioni per la rimozione del fango. Per il riprendere il normale svolgimento delle attività quotidiane nel più breve tempo possibile invece già stamattina sono iniziati i sopralluoghi in alcune scuole, nella discarica Saraceno Salinella e al centro di compostaggio Santa Maria”. Fino qui Tulone anche con un ringraziamento “a tutte le forze messe in campo, ai volontari e a tutti quei concittadini che in queste ore si sono uniti per affrontare questa emergenza”. Ed a proposito di emergenze domani il Comune dovrà seguirne un’altra, non meno importante, quella riguardante i lavori per il ripristino dell’attività dei due acquedotti della città. Competenza sui lavori di Girgenti Acque, ma questione di straordinaria importanza per la città e dunque da seguire per l’amministrazione.
Dalla Foggia un appello al Comune di Sciacca: “Siamo isolati, ripristinate subito la viabilità”
La chiusura della via Lido sommata a quella, ormai da sei anni, del viadotto Cansalamone porta a un risultato: l’isolamento della contrada Foggia. Una condizione che preoccupa i residenti nella zona anche perchè il collegamento alla città attraverso la contrada Perriera è particolarmente complesso nelle ore di più intenso traffico. Preoccupa, in particolare, per eventuali interventi dei mezzi di soccorso. “Non lasciateci così isolati, subito iniziative straordinarie”. L’appello, dai microfoni di Risoluto.it, è lanciato dai residenti con in testa il presidente del comitato di quartiere, Mauro Butera, e con Daniela Campione
Gli eroi del gommone, il racconto del salvataggio di una coppia belga in grandi difficoltà a Lido Fiori
L’esultanza e l’abbraccio collettivo è arrivato quando sono riusciti a recuperare la coppia di belgi che già da due ore erano intrappolati tra acqua e fango in una villetta a Lido Fiori. E’ un modo per scaricare la tensione. Succede così quando per una giornata guardi il cielo e fa paura.
Non tutto è dovuto. Si è pagati per indossare una divisa. Ma non è così quando sei sfinito e ti manca il fiato. C’è un filo che separa quello che è il tuo dovere e quello che è vissuto come una missione: è quella ostinazione che ti fa andare avanti per quel lavoro anche quando ti viene voglia di mollare. E’ esattamente ciò che è successo ieri sera ai sei vigili del fuoco del Comando saccense giunti a Lido Fiori.
“Ho visto di tutto nella mia carriera da vigile del fuoco, centinaia di interventi in una vita in servizio in varie città – ci racconta uno dei sei volti sorridenti immortalati nella fierezza di chi sa di aver fatto quel qualcosa in più – ad un certo punto, quando ho visto uno dei miei colleghi buttarsi in acqua e con tutte le sue forze tirare inutilmente a sé la signora belga intrappolata – ho creduto che stavolta, non avremmo avuto molto da gioire, avevo quasi perso la speranza, ma nessuno si è mosso da lì. Abbiamo tentato ancora fino a quando siamo riusciti”. E stavolta l’urlo del capo squadra Francesco Tornambè, dei vigili Francesco Catalano, di Luigi Meo, di Giovanni Scirè, di Giuseppe La Grassa e di Leoluca Geraci, è stato all’unisono, incontenibile.
Sono stati impegnati a prestare soccorso e ausilio per un’intera giornata tra la Foggia di Sciacca, il Verdura e la statale 115, poi sono giunti a Lido Fiori. Via Degli Oleandri è davanti ai loro occhi solo un fiume tra villette e porzioni di terreni inzuppati. Per liberare chi ha cercato riparo, la squadra dei vigili estrae dal mezzo di servizio un gommone. E’ lo stesso che hanno voluto piazzare al centro in una foto ricordo di quell’intervento andato a buon fine. D’altronde è stato il settimo uomo in campo. Ora sperano di poter incontrare nuovamente la coppia tratta in salvo, la signora e il compagno, magari un incontro in caserma, un abbraccio ancora tutti insieme.
(Nella foto, la squadra dei vigili del fuoco intervenuta ieri sera a Lido Fiori dopo aver concluso le operazioni di salvataggio)
Fango e danni a Menfi anche nella casa di John Peter Sloan a Lido Fiori
Era a Menfi, ieri sera, nella sua casa di Lido Fiori, l’attore e scrittore inglese John Peter Sloan.
Si è dato molto da fare, assieme ad Asia Gagliano, anche per mettere in salvo alcuni cani. Sloan, che ormai da anni si dedica in Italia all’insegnamento della lingua inglese, per la quale propone un proprio metodo, nel quale gioca un ruolo determinante la componente ludica, è anche un sostenitore dell’associazione animalista “Amici di Olivia”.
Asia Gagliano ha raccontato a Risoluto.it quei momenti difficili.