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Rubati 150 ovini a Montevago, indagano i carabinieri

Furto di ovini a Montevago, in località Diesi. Circa 150, in particolare agnelli, sono stati rubati nelle scorse ore. Il valore degli animali, di proprietà di un allevatore di Santa Margherita Belice, è di oltre 20 mila euro. La denuncia è stata presentata ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Nello scorso mese di gennaio un furto di ovini è stato messo a segno a Sciacca e negli anni scorsi, più volte, in area belicina.

Maltrattamenti all’ex compagna, scatta il divieto di avvicinamento per un quarantacinquenne saccense

Maltrattamenti a carico della ex compagna e del figlio minore della coppia. Per queste ragioni, il G.I.P. del Tribunale di Sciacca, su richiesta della Procura della Repubblica di Sciacca, ha applicato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna e del figlio minore con l’applicazione del braccialetto elettronico a carico di un pregiudicato quarantacinquenne.

Le indagini, sono state condotte dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sciacca e coordinate dalla Procura della Repubblica e hanno consentito di accertare che nel corso della lunga convivenza, il quarantacinquenne avrebbe imposto alla giovane donna un regime di vita vessatorio ed insostenibile, incompatibile con le normali condizioni di vita, tanto da ledere l’integrità fisica e la personalità morale della vittima.

I maltrattamenti perduravano da diversi anni, con cadenza quasi quotidiana e hanno ingenerato nella giovane ragazza forti stati d’ansia e un fondato timore che con il passare del tempo il figlio ne avrebbe subito le conseguenze.

La donna che ha intrapreso un progressivo percorso di avvicinamento con l’Autorita’, ha con il tempo deciso di raccontare i maltrattamenti subiti nel tempo.

Presunte avances sessuali dal parlamentare Pisano, ex collaboratrici lo raccontano a Ismaele La Vardera

Il deputato regionale Ismaele La Vardera ha raccolto la testimonianza di una ragazza sul suo canale ‘Controcorrente” riguardo le presunte avances sessuali che il parlamentare agrigentino Lillo Pisano avrebbe fatto a due collaboratrici.

Secondo la testimonianza della giovane, la ragazza sarebbe stata adescata per la stipula di un contratto di assistente parlamentare e al momento della firma, l’esponente politico di “Noi Moderati” avrebbe provato a baciala e ad abbracciarla. Un contratto di undici mesi che poi come avrebbe continuato a raccontare la giovane, non è stato neanche onorato.

“Sono allibito ed amareggiato – ha commentato il parlamentare all’Ansa – per la violenta ed incomprensibile aggressione ricevuta da parte del deputato regionale Ismaele La Vardera il quale, utilizzando le inventate dichiarazioni di due mie ex collaboratrici, ha diffuso una calunnia che sta danneggiando in grave modo la mia immagine oltre che ferire la mia dignità ed infangare la funzione che pro tempore rappresento”.
Il parlamentare ha confermato di avere un contenzioso giuslavorativo con le due donne, mentre ha smentito categoricamente, quanto raccontato dalle ex collaboratrici sulle presunte richieste di prestazioni sessuali in cambio di un contratto di lavoro.

“Nulla – ha detto – corrisponde al vero, non comprendo le ragioni di tali invenzioni e intendo portare l’intera vicenda nelle opportune aule giudiziarie. Ho dato mandato ai miei legali per avviare, in ogni sede, i procedimenti a tutela della mia moralità ed onorabilità”.

Dal calcio agli esordi ad Antenna Sicilia fino al matrimonio, Diletta Leotta si racconta ai Me Contro Te

Nel nuovo episodio intitolato “Parliamo di matrimonio”, i Me contro Te, celebre duo di YouTube amatissimo dai bambini, hanno avuto come ospite Diletta Leotta, una delle giornaliste sportive più seguite in Italia. L’intervista è diventata l’occasione ideale per parlare non solo della carriera della Leotta, ma anche di temi molto cari a entrambi: la Sicilia, il calcio e le tradizioni.

L’episodio ha messo in evidenza il forte legame che la conduttrice sportiva e i due youtuber hanno con la loro terra natale. Diletta Leotta, catanese di nascita, ha raccontato con entusiasmo come la sua passione per il calcio sia nata fin da giovane, grazie al legame con il Catania. “Tifo per il Catania. Io mi sono innamorata del calcio grazie al Catania. Nel 2008 lo seguivo e lavoravo per Antenna Sicilia. C’era questo show che si chiama ‘Insieme’ con Salvo La Rosa, Sasà Salvaggio e tutti i nostri amici siciliani, e io facevo quel programma. Però ho iniziato con ‘Sala Stampa’ che era sempre su Antenna Sicilia e seguivamo il Catania Calcio. Quindi da là mi sono appassionata totalmente al Catania che a quell’epoca vinceva tutto, eravamo in serie A, c’erano grandi allenatori”, ha raccontato ripercorrendo i suoi inizi.

La Leotta ha anche condiviso un episodio memorabile legato al calcio, che le ha fatto capire la strada da percorrere: “Dietro lo sport c’è tutto, l’atleta che si impegna, la vittoria dello scudetto e soprattutto quella di squadra. C’è stato un derby pazzesco Palermo-Catania in cui il Catania ha vinto 4-0 con un gol di Peppe Mascara da centrocampo, che ha fatto una specie di mezza rovesciata e incredibilmente la palla è entrata in porta. Da lì ho detto: ok, io voglio solo raccontare questo”, ha raccontato emozionata nel ricordare quell’indimenticabile momento.

Un altro tema che ha trovato spazio nell’intervista è stato l’amore per le isole Eolie, dove Diletta ha scelto di celebrare il suo matrimonio. “Io sono legata a Vulcano e alle Isole Eolie”, ha affermato, parlando della sua scelta di celebrare il matrimonio alle Eolie. La conversazione si è poi trasformata in un piacevole scambio tra siciliani, con i Me contro Te, originari di Palermo, che hanno risposto scherzosamente alla conduttrice: “Noi siamo dal lato di Palermo, dal lato arancina”, facendo riferimento alla storica divisione tra le due città siciliane e le diverse interpretazioni dell’iconico piatto siciliano. Questo scambio di battute ha visto i tre parlare in siciliano. 

Durante l’intervista, Diletta ha anche offerto un consiglio ai due youtuber in merito alla scelta del luogo per il loro matrimonio: “Vi consiglio di scegliere un posto al quale siete legati”. Un consiglio che rispecchia non solo la sua personale visione dell’amore, ma anche il legame profondo che entrambi, Me contro Te e Diletta Leotta, hanno con la loro terra di origine.

Il cardiochirurgo Linda Pisano di Menfi tra i protagonisti di un intervento innovativo

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Un’operazione di grande rilievo medico è stata eseguita presso la sala chirurgica ibrida del Policlinico di Palermo, dove l’Heart Valve Team ha realizzato un intervento innovativo al cuore su un paziente di Canicattì, combinando l’impianto di una protesi aortica con la chiusura dell’auricola sinistra.
A distinguersi nell’équipe multidisciplinare c’è stata anche Linda Pisano, cardiochirurgo di Menfi, per anni a Roma nell’equipe del professore Giovanni Ruvolo, che ha contribuito al successo di questa procedura altamente complessa.

Una doppia soluzione per un paziente complesso

L’intervento è stato eseguito su un uomo di 76 anni, affetto da stenosi severa della valvola aortica e fibrillazione atriale permanente. Grazie alla doppia procedura, è stato possibile risolvere il problema valvolare e ridurre il rischio di eventi cardio-embolici senza l’uso prolungato di terapia anticoagulante, abbassando così i pericoli di sanguinamento.

Il paziente era stato trasferito d’urgenza dal dottore Luciano Sutera Sardo, direttore facente funzioni della Cardiologia del presidio ospedaliero di Canicattì, e grazie alla tempestiva collaborazione tra le strutture sanitarie, ha ricevuto un trattamento salvavita di alto livello. L’unità operativa complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Palermo è diretta dal professore Vincenzo Argano.
Il successo dell’intervento innovativo al cuore è stato possibile grazie alla competenza di un team multidisciplinare. Tra i professionisti coinvolti c’era anche la dottoressa Linda Pisano, di Menfi, che ha messo la sua esperienza al servizio di questa importante operazione.

Il trattamento è stato eseguito su un uomo di 76 anni, con gravi sintomi legati a una stenosi severa della valvola aortica e a un’aritmia da fibrillazione atriale permanente, che era stato trasferito d’urgenza dal dottore Luciano Sutera Sardo, direttore facente funzioni della cardiologia del presidio ospedaliero di Canicattì.

“Questa combinazione di trattamenti – spiega il professore Vincenzo Argano – ha permesso non solo di risolvere la grave disfunzione della valvola aortica, ma anche di contenere i rischi dei sanguinamenti dovuti alla terapia anticoagulante orale necessaria. Infatti, attraverso l’occlusione dell’auricola sinistra, sarà possibile ridurre la terapia anticoagulante senza aumentare il rischio di eventi cardio-embolici legati alla fibrillazione atriale”.

Stagione irrigua a rischio, dipendenti del consorzio senza stipendio lasciano le auto a casa

Monta la protesta tra i lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, in stato di agitazione dal 6 marzo scorso a causa del mancato pagamento degli stipendi da gennaio 2025. Dopo ripetuti solleciti e richieste di incontro rimasti senza risposta, i dipendenti hanno annunciato che, a partire dal 31 marzo, non utilizzeranno più i propri mezzi di trasporto per svolgere le attività lavorative. La decisione, comunicata dalle segreterie territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil, è conseguenza diretta della grave crisi finanziaria che ha colpito l’Ente, il quale si trova in difficoltà a causa di una controversia giudiziaria che lo ha visto soccombere. I sindacati denunciano che, nonostante l’Assessorato regionale dell’Agricoltura abbia predisposto la liquidazione del contributo regionale per i Consorzi di Bonifica della Sicilia, quello di Agrigento ne è stato escluso, aggravando la già critica situazione economica.

I lavoratori del Consorzio hanno sempre messo a disposizione dell’Ente i propri mezzi per garantire lo svolgimento delle attività, come previsto dal Contratto collettivo cazionale di lavoro. Tuttavia, l’assenza di retribuzione per tre mesi consecutivi li ha messi nella condizione di non poter più sostenere economicamente tale onere.

“Considerata la grave situazione economica in cui versano i medesimi dipendenti a tempo indeterminato a causa del mancato pagamento delle mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2025, comunicano di non poter più sostenere economicamente quanto sopra descritto e che, a far data dal 31 marzo 2025, non utilizzeranno per l’espletamento delle mansioni inerenti al posto occupato i mezzi di trasporto di proprietà”, si legge nella nota diffusa dai sindacati.

La sospensione dell’uso dei mezzi personali da parte dei lavoratori rischia di paralizzare l’attività dell’Ente, mettendo in pericolo l’imminente campagna irrigua e causando pesanti ripercussioni sull’intero comparto agricolo della provincia di Agrigento. Gli agricoltori, che dipendono dal Consorzio per l’approvvigionamento idrico, potrebbero trovarsi in una situazione di estrema difficoltà proprio all’inizio della stagione produttiva. Inoltre, i lavoratori denunciano anche la mancata adozione di adeguate misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, un tema già affrontato in precedenti incontri con l’amministrazione, ma ancora irrisolto. La combinazione di stipendi non pagati e condizioni di lavoro insicure ha esasperato gli animi e aumentato la tensione tra i dipendenti, che non escludono ulteriori azioni di protesta, inclusa l’occupazione dell’Ente e il blocco dei servizi.

I sindacati hanno più volte sottolineato che la situazione potrebbe degenerare, dando vita a tensioni sociali e disordini pubblici. Per questo motivo, hanno richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Agrigento, alla presenza del commissario straordinario e del direttore generale del Consorzio, per trovare soluzioni che tutelino sia i dipendenti sia gli agricoltori che dipendono dal servizio del Consorzio.

Sciacca, da luglio altre 2 corse di autobus da e per l’aeroporto di Palermo

La ditta “Autolinee Gallo” ha dato la sua disponibilità ad aumentare, di almeno due unità in più, il numero delle corse dirette da e per l’aeroporto di Palermo, a far data dal 1 Luglio 2025. E’ la notizia più importante emersa nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina, su iniziativa dell’assessore ai trasporti Simone Di Paola. Una riunione alla presenza dei rappresentanti delle due ditte del trasporto extraurbano.

La ditta “Salvatore Lumia” ha confermato, come negli anni precedenti, la disponibilità di implementare nei mesi estivi, con una corsa supplementare, i collegamenti con l’aeroporto di Trapani.
Si è posto anche il tema di un miglioramento delle condizioni infrastrutturali della stazione degli autobus di recente realizzazione, mediante la collocazione di ulteriori pensiline, capaci di proteggere, dal sole e dalle intemperie, gli utenti, in attesa di prendere le proprie coincidenze.
Anche su questo tema è stata acquisita la disponibilità ad intervenire con la massima tempestività; in tal senso, per la prossima settimana, è stato concordato un sopralluogo per concordare e definire i dettagli logistici e organizzativi.
A conclusione dell’incontro l’assessore Di Paola, a nome dell’amministrazione comunale, ha espresso compiacimento e ringraziato i rappresentanti delle due ditte per la grande collaborazione offerta, auspicando un percorso di reciproca cooperazione, nell’esclusivo interesse della cittadinanza

Zanzare al Pronto Soccorso di Sciacca, Tdm e gruppo Dc chiedono interventi risolutivi

Nuovo Pronto Soccorso ma vecchi problemi. Su più fronti arrivano oggi le segnalazioni sulla presenza di zanzare nell’area di Emergenza del “Giovanni Paolo II di Sciacca”. Lo denuncia in una nota il Tribunale dei Diritti del Malato di Sciacca, ma anche una nota a firma del segretario cittadino della Democrazia Cristiana, Giuseppe Milioti.

Il Tdm di Sciacca riferisce di diverse segnalazioni telefoniche di cittadini per la presenza nell’ ospedale e particolarmente presso la Medicina d’Urgenza, di zanzare che rappresentano un grave rischio per la salute dei degenti perché veicolo d’infezioni
“Tale situazione – scrive Tdm – richiede da parte delle istituzioni responsabili un’attenzione particolare.
Era già successo anni fa un simile inconveniente, allora risolto eliminando le acque stagnanti presso gli scantinati del nosocomio.
Riteniamo sia urgente che la direzione s’impegni affinché si accerti la causa al più presto e che tale pericolo venga immediatamente e definitivamente rimosso”.

La segreteria cittadina e il gruppo consiliare della DC scrive di “essere rimasti basiti e sconvolti dalla situazione insostenibile che c’è . L’intero reparto è letteralmente invaso da zanzare, rendendo impossibile per i pazienti e il personale medico lavorare in condizioni igieniche e sicure.
Questa situazione è una vera vergogna e rappresenta un rischio grave per la salute pubblica”.

Il gruppo Dc chiede al sindaco “nella sua qualità di massima autorità sanitaria locale di intervenire immediatamente con interventi risolutivi a tutela della salute dei cittadini, ponendo in essere una disinfestazione del Pronto Soccorso al fine di eliminare le zanzare, implementare misure di prevenzione per evitare il ritorno delle zanzare e garantire condizioni igieniche e sicure per i pazienti e il personale medico”.

Disinfestazione e derattizzazione, al via i primi interventi a Sciacca

Il comune di Sciacca ha avviato ieri interventi di disinfestazione e derattizzazione nel territorio comunale.

Si tratta del primo intervento annuale di derattizzazione, che continuerà nei prossimi giorni. “Questo intervento – afferma l’assessore Salvino Patti – è essenziale per limitare la crescita della popolazione di ratti, prevenendo possibili disagi e rischi sanitari per la città. Gli interventi saranno effettuati in tutta la città”.

E’ partito anche ieri il servizio di disinfestazione contro le zanzare, con un trattamento larvicida per impedirne la crescita e la successiva proliferazione.

Si tratta di un intervento particolarmente importante, poiché in questa fase dell’anno le zanzare iniziano la loro riproduzione, rendendo necessaria una rapida azione di contenimento.

“Per garantire l’efficacia degli interventi e la sicurezza della cittadinanza – evidenzia Patti – vi invito a seguire alcune semplici precauzioni.
È consigliabile tenere le finestre chiuse, soprattutto di notte, in modo da evitare il contatto con i prodotti utilizzati.
Inoltre, quando portate i vostri animali domestici a spasso, fate attenzione a non farli entrare in contatto con le esche topicide” .

Basta animali nei circhi, Lav scende in piazza a Sciacca

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Nel fine settimana del 29-30 marzo e 5-6 aprile, Lav organizza una mobilitazione a Sciacca e in altre città italiane per chiedere la firma del decreto che fermerà l’uso degli animali nei circhi. L’obiettivo è dare un segnale forte alle istituzioni affinché venga attuata la Legge-delega sullo spettacolo che prevede il superamento degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti.

Perché dire basta agli animali nei circhiSi stima che siano ancora circa 2.000 gli animali utilizzati nei circhi italiani, costretti a esibizioni umilianti e sottoposti ad addestramenti violenti, spazi angusti e trasferimenti continui. La sofferenza degli animali nei circhi è una realtà inaccettabile, che molti Paesi hanno già abolito con normative specifiche.

Un sondaggio Doxa del 2023 ha rivelato che il 76% degli italiani è contrario all’uso di animali nei circhi. Questo dimostra come la sensibilità su questo tema sia alta e come l’opinione pubblica sia favorevole a un circo rinnovato, fatto di spettacoli esclusivamente umani, creativi e innovativi, senza perdita di posti di lavoro.

Dove e quando sostenere la campagna

Lav sarà presente a Sciacca nelle seguenti date e orari:

  • Sabato 29 e domenica 30 marzo dalle 16,30 alle 20
  • Sabato 5 aprile dalle 16,30 alle 20
  • Domenica 6 aprile dalle 10 alle 13

Presso i tavoli informativi sarà possibile firmare la petizione, raccogliere informazioni e partecipare alla campagna social #BastAnimaliNeiCirchi.

Inoltre, il 30 marzo dalle 17 ci sarà l’animatrice Katia Bono di “Esprimi un desiderio”, che intratterrà i bambini con giochi e sorprese.

Un circo umano e senza crudeltà è possibile

Chiediamo al Ministro della Cultura Alessandro Giuli di procedere senza ulteriori ritardi con il decreto legislativo che segnerà la fine dello sfruttamento degli animali nei circhi. Oltre 50 Paesi nel mondo hanno già adottato norme simili: l’Italia deve fare lo stesso.

A partire dal 7 aprile, il documentario “L’ultimo spettacolo” di Andrea Morabito sarà nelle sale italiane. Il film racconta la liberazione di 20 animali dal Circo Martin e il coraggio dei volontari Lav di Cagliari che hanno lottato per anni per ottenere giustizia.

Sostegni alla campagna con un gesto concreto

Ai tavoli Lav sarà possibile acquistare uova di Pasqua e colombe vegane, il cui ricavato sarà destinato al sostegno degli animali salvati dai circhi. Tutti i prodotti sono 100% vegani e certificati Tuv per garantire qualità e sostenibilità.

Sciacca e tutta Italia sono pronte a dire basta animali nei circhi. Ai tavoli Lav, si potrà firmare la petizione e contribuire a costruire un futuro in cui l’intrattenimento non significhi sofferenza per nessun essere vivente.

In auto a Sciacca con 200 chili di carrube, assolti dall’accusa di ricettazione

Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha assolto due romeni dall’accusa di ricettazione di 200 chili di carrube. L’indagine a loro carico era iniziata per furto e per il possesso di grimaldelli perché a seguito di una perquisizione effettuata, nel settembre 2021, a Sciacca, dalla polizia, erano stati trovati in possesso di questo grande quantitativo di frutto.

Costanti Stanescu, di 35 anni, e Loredana Maricela Oprea, di 24, sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Il pubblico ministero aveva chiesto per i due imputati, con precedenti per furto, la condanna a 6 mesi per Stanesco e 5 mesi per Oprea.

La difesa con l’avvocato Calogero Lanzarone l’assoluzione puntando sul fatto che il luogo in cui si trovava l’unica pianta di carrubo nella zona era in contrada Montagna e non in località Isabella dove sono stati trovati e perquisiti gli imputati. E che l’albero di carrubo aveva ancora i frutti ed il proprietario non è stato individuato. Ancora, che non era stata presentata nessuna denuncia di furto di carrube.

L’accusa di ricettazione presuppone per la configurazione che sia stato commesso o tentato un reato che, nella fattispecie, mancava e il giudice li ha assolti.

Salini “Torna a risplendere a Roma la Chiesa di Santa Maria di Loreto”

ROMA (ITALPRESS) – “Nelle città esistono tesori da custodire, perchè possano essere tramandati e raccontati alle future generazioni. Proteggere e riqualificare questo patrimonio fa parte dell’impegno che, con orgoglio, il nostro Gruppo ha assunto verso le comunità in cui opera, per la tutela del bello e la protezione del passato che abbiamo la fortuna di aver ereditato. Il senso di quell’eredità vive nell’equilibrio tra la tecnica e la bellezza, lo stesso equilibrio che Webuild ricerca nelle grandi infrastrutture che realizza nel mondo”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, commentando la conclusione della ristrutturazione della Chiesa di Santa Maria di Loreto, capolavoro cinquecentesco che affaccia la sua cupola su piazza Venezia a Roma. “Ne abbiamo testimonianza proprio a Roma, dove, con la costruzione di un’opera tecnologicamente sfidante e innovativa come la linea C della metropolitana, contribuiamo a rafforzare la mobilità sostenibile nella Capitale, valorizzando al contempo la storia che ci ha preceduti – ha aggiunto Salini -. Lo facciamo tramite i reperti che, lavorando, ogni giorno abbiamo l’opportunità di riportare alla luce, ma anche attraverso la tutela dei monumenti e dei palazzi storici lungo tutta la linea. A Piazza Venezia ad esempio abbiamo lavorato per il consolidamento e il restauro della chiesa di Santa Maria di Loreto, in sinergia con le istituzioni e in particolare con la Soprintendenza Speciale di Roma”.
“La Chiesa torna oggi a splendere grazie ad un grande lavoro di squadra multidisciplinare, che ha permesso di valorizzare e riportare all’originario splendore la sua ricchezza artistica, frutto di una lunga storia, che guarda oggi al futuro grazie a questo intervento. Voluta dalla corporazione dei Fornai di Roma e autorizzata da Papa Alessandro VI Borgia nel 1492, la chiesa è uno dei 15 edifici di valore artistico monitorati e valorizzati nell’ambito dei lavori della stazione Venezia della Linea C”, ha detto ancora Salini.
La Chiesa è stata riportata oggi agli antichi fasti grazie agli interventi di ristrutturazione del consorzio guidato da Webuild e Vianini Lavori, nell’ambito delle attività di realizzazione della futura stazione Venezia della Linea C della Metropolitana. Gli interventi sulla Chiesa di Santa Maria di Loreto rientrano in un più ampio programma eseguito dal consorzio per la tutela e la valorizzazione dei monumenti e dei palazzi storici di Piazza Venezia, in pieno centro storico, con la direzione scientifica e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma. In questo caso, le attività si sono concentrate sulla chiesa dedicata alla Madonna di Loreto di proprietà del Pio Sodalizio dei Fornai.
Diciotto mesi di interventi, iniziati nel 2023, hanno permesso di riqualificare questo tesoro di Roma grazie ad un grande lavoro di squadra che ha unito competenze ingegneristiche, architettoniche e artistiche con il coinvolgimento di un team multidisciplinare di operai, ingegneri, architetti, topografi e restauratori. Le attività hanno previsto il consolidamento strutturale, con l’inserimento di rinforzi in acciaio nelle murature e l’installazione di innovativi sistemi di monitoraggio, e il restauro del prezioso patrimonio artistico interno, tra cui gli affreschi della cupola e gli stucchi del presbiterio.
Fu la corporazione dei fornai di Roma, autorizzata da Papa Alessandro VI Borgia nel 1492, a finanziare la costruzione di questa chiesa iniziata nel 1507, interrotta a causa del Sacco di Roma, e poi ricominciata fino alla conclusione dei lavori nel 1594. Un patrimonio unico opera di Antonio da Sangallo il giovane per l’edificio, mentre la Cupola porta la firma di Jacopo Del Duca, allievo di Michelangelo. Il suo restauro nel 1870 fu curato da Giuseppe Sacconi, l’architetto che pochi anni dopo avrebbe progettato e diretto i lavori di costruzione del Vittoriano.
Uscendo dalla chiesa, arte e infrastrutture si fondono anche nel vicino cantiere per la realizzazione della stazione Venezia. Promosso dal consorzio, con il patrocinio di Roma Capitale e di concerto con le Soprintendenze competenti, il progetto di rigenerazione urbana Murales ha trasformato Piazza Venezia in una innovativa piattaforma culturale, trasformando i silos del cantiere, tipici strumenti industriali, in tele per la rappresentazione di opere di arte contemporanea create da artisti di respiro internazionale che a partire dallo scorso dicembre si alterneranno ogni quattro mesi. Ad aprile sarà dunque svelata l’opera del secondo dei sei artisti selezionati per interpretare le trasformazioni in corso nella città.
– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).