I carabinieri della stazione di Caltabellotta hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, su input della Procura di Roma, nei confronti di un ventiseienne di Caltabellotta.
In seguito ad interrogatorio di garanzia il giovane, assistito di fiducia dagli avvocati Giuseppa Occhipinti del Foro di Sciacca e Vincenzo Salvo del Foro di Marsala, ha deciso di sostenere l’interrogatorio, non avvalendosi della facoltà di non rispondere, e i suoi difensori sulla base di quanto emerso dagli atti e dall’interrogatorio, hanno chiesto ed ottenuto la modica dell’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il giovane è stato immediatamente scarcerato, ed in attesa di processo avrà il divieto di avvicinamento alla persona offesa ad una distanza di almeno 500 metri nonché divieto di comunicazione con ogni forma.
Il giovane in sede di interrogatorio di garanzia, presso la compagnia dei carabinieri di Sciacca, ha respinto le accuse e l’avvocato Occhipinti sostiene la completa innocenza del suo assistito.
La competenza sulla vicenda è dell’autorità giudiziaria di Roma perchè i fatti contestati si sarebbero svolti nei mesi scorsi tra Roma e Sciacca. L’interrogatorio di garanzia si è svolto in videoconferenza tenuto dal gip del Tribunale di Roma, Angelo Giannetti.
Nella foto, gli avvocati Occhipinti e Salvo