A Caltabellotta tutti speravano di potere riabbracciare Paola Grisafi, la donna di 75 anni rimasta gravemente ustionata, il 3 febbraio scorso, nell’incendio della casa in cui ha perso la vita il figlio, Salvatore Benfari, di 47 anni. Purtroppo, non sarà così perchè la donna è morta nelle scorse nella Rianimazione del Civico di Palermo.
Paola Grisafi nell’incendio aveva riportato gravi ustioni in diverse parti del corpo e nonostante il lungo ricovero ospedaliero non ce l’ha fatta.
Così è salito a due il bilancio delle vittime del rogo che ha bruciato la casa di via Roma. Il primo a perdere la vita è stato Salvatore Benfari. Il suo intervento, però, è stato fondamentale per mettere in salvo le due figlie di 8 e 10 anni.
“Speravamo di ricevere ben altra notizia – dice il sindaco di Caltabellotta, Biagio Marciante – e invece piangiamo la seconda vittima di quell’incendio”.
L’ipotesi più accreditata come causa dell’incendio è quella del corto circuito. Saranno gli accertamenti tecnici svolti prima dai carabinieri e poi dai vigili del fuoco del Nia, il Nucleo investigativo antincendi, a dare risposta.
Paola Grisafi per l’impossibilità, durante la serata di lunedì 3 febbraio, dell’elisoccorso di raggiungere prima Caltabellotta e poi Sciacca, per le avverse condizioni meteo, è stata trasferita a Palermo in ambulanza dopo essere stata stabilizzata prima dai sanitari del 118 intervenuti nel centro montano e poi dall’equipe del Pronto soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca.