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Comune di Sciacca

La morte di Benfari a Caltabellotta, un paese in lacrime

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E’ andato avanti fino a sera a Caltabellotta il lavoro dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca che, unitamente ai carabinieri della locale stazione e della compagnia di Sciacca, sono intervenuti nella casa di via Roma dove è morto Salvatore Benfari, di 47 anni, operaio specializzato. Ferita per le ustioni riportate e trasportata prima all’ospedale di Sciacca e poi presso un centro specializzato di Palermo la madre di Benfari, di 75 anni. Per fortuna illese le due figlie, entrambe minori. Nelle prossime ore a Caltabellotta sono attesi i vigili del fuoco del Nia, il nucleo investigativo antincendi.

Stando a una prima ricostruzione, Salvatore Benfari mentre era in compagnia del padre nella cantina dell’abitazione, veniva richiamato dalle grida delle due figlie minori. Entrato in casa e constatato il divampare dell’incendio, scoppiato forse a causa di un corto circuito, metteva in salvo le figlie, rientrando in casa in compagnia del padre per salvare anche l’anziana madre. Purtroppo, rimaneva bloccato nell’abitazione morendo carbonizzato. L’anziana madre veniva poi salvata dal marito. La settantacinquenne presentava ustioni di secondo e terzo grado in varie parti del corpo.

L’assessore comunale di Caltabellotta Giuseppe Zito ha dichiarato al Giornale di Sicilia. “Salvatore Benfari era una persona buona, generosa, dedita al lavoro ella famiglia. Lui era impegnato sempre nel nord Italia e all’estero. Era un saldatore bravissimo e molto richiesto per la sua specializzazione. In questo periodo lavorava nel nord Italia. Spesso veniva chiamato nei cantieri per la realizzazione di autostrade. Il lavoro lo assorbiva tanto, ma ogni due o tre settimane tornava a Caltabellotta per stare con la famiglia. Adesso doveva rimanere cinque giorni con le figlie, la moglie ed i genitori”. Nella foto, Salvatore Benfari accanto acca casa che è andata a fuoco

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