Chi fa parte della massoneria non commette reato e può candidarsi a ricoprire cariche pubbliche. È quanto ha stabilito il Tribunale di Marsala, respingendo in tal modo un’istanza presentata dal ministero dell’Interno nei confronti di Girolamo Signorello, avvocato di Castelvetrano, affiliato alla loggia massonica “Francisco Ferrer del Grande Oriente d’Italia”. A commentare la decisione della magistratura è il diretto interessato: “Esprimo piena soddisfazione – dice Signorello – e ribadisco, anche da legale, l’assoluta fiducia nella Giustizia”. Signorello poi manifesta anche un sentimento di amarezza per quello che questa vicenda ha rappresentato per lui e per chi gli è vicino. “Il mio nome – ha detto – è stato incluso da qualche giornalista nella lista nera degli incandidabili”. Signorello ricorda l’articolo 18 della Costituzione, che sancisce il diritto di libera associazione, evidentemente anche ad una libera loggia massonica. “Mi auguro che questo giudizio, emesso da un Tribunale in nome del popolo italiano, possa essere viatico per garantire il rispetto per la libertà di tutti”.