Non è dimostrabile l’accusa di collusione con il boss Matteo Messina Denaro. È con questa motivazione che la Corte d’appello di Palermo ha assolto il discusso ex consigliere comunale di Castelvetrano Calogero Giambalvo, finito sotto i riflettoria seguito di alcune intercettazioni nelle quali dichiarava che stimava il superlatitante e che per lui si sarebbe fatto perfino il carcere. Ad accusare Giambalvo, però, era stato anche un collaboratore di giustizia, Lorenzo Cimarosa, nel frattempo deceduto, e le cui deposizioni sono state dichiarate inutilizzabili, considerato che la sua morte ha vanificato l’ipotesi di un incidente probatorio, ovvero un confronto in dibattimento tra accusatore e accusato. Giambalvo era stato arrestato, ma poi sarebbe stato assolto. Dalla sua vicenda scaturirono le dimissioni in massa dei consiglieri comunali, e forse anche lo stesso scioglimento per mafia deciso dal ministero dell’Interno. La corte ha adesso accolto e fatto proprie le osservazioni avanzate dagli avvocati Roberto Tricoli, Massimiliano Miceli e Enzo Salvo.
Castelvetrano. Giambalvo assolto anche in appello: “Non dimostrabili suoi legami con Messina Denaro”
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