“La fase due” sara’ graduale e si cercherà di farla in maniera soft.
I negozi potrebbero riaprire l’11 maggio, con ingressi a scaglioni mentre si valuta di organizzare aperture ad orari differenziati e imponendo a tutti l’uso obbligatorio delle mascherine. I negozi di abbigliamento dovranno necessariamente disinfettare i camerini e gli abiti utilizzati dopo ogni prova.
Dal 4 maggio non riapriranno tutte le attività, un confronto è in corso soprattutto per ristoranti e bar, che potrebbero tornare al lavoro il 18 maggio.
Il premier Conte, ieri sera durante la videoconferenza Stato-Regioni, ha lasciato intendere che sta attentamente riflettendo anche per le aperture anticipate al 27 aprile richieste da alcune regioni.
Ripartiranno con più lentezza e regole stringenti turismo e cultura.
Il quadro si definirà meglio entro il weekend. Ma quasi certamente dovrebbe esserci il via libera al jogging da soli lontano da casa, alla possibilità di andare a trovare i parenti o andare alle seconde case anche se con l’obbligo delle mascherine. Da verificare, anche se appare quasi certo, come organizzare alcune “aree rosse”.