“Raccomandiamo a tutti i nostri colleghi dei servizi di ristorazione che si avvalgono in proprio per la consegna a domicilio di attenersi al protocollo di sicurezza anti-contagio e al rispetto delle norme su igiene e sicurezza alimentare, per le attività che si rivolgono a ditte esterne di accertarsi dei loro requisiti a garantire il servizio in sicurezza”.
Lo scrivono in una nota i presidenti di Cifa Unione Pizzaioli Italiani Stefano Catalano, associazione Discepoli di Escoffier Sicilia Giovanni Montemaggiore e di Ristoworld Italia Marcello Proietto.
“Tutte le attività dei servizi di ristorazione autorizzate fino dal dpcm dell’11 marzo 2020 anche con il nuovo dpcm del 22 marzo 2020 possono continuare a restare aperti continuando a garantire il servizio per la consegna a domicilio. La consegna dei pasti a domicilio effettuata dalle attività dei servizi di ristorazione in questo periodo particolare, è un servizio reso alla collettività, essenziale che contribuisce limitare al minimo gli spostamenti delle persone che sono costrette di restare a casa, in special modo le persone anziane e famiglie con disabili, le più colpite da emergenza Covid -19”.
Consegna a domicilio cibi pronti, i Pizzaioli italiani:”Attenersi al protocollo anti- contagio”
Pubblicato: