Genitori di Sciacca chiedono un rinvio del ritorno in classe:”Rischio elevato nella nostra comunità”

“La città si interroga. Le scuole stanno riaprendo i battenti. Pronte ad accogliere bambini e studenti che da mesi non varcano la soglia di un edificio scolastico. Ci si prepara alla didattica in presenza, fra i banchi. In un momento in cui la città sembra piombare indietro nel tempo. Un nuovo focolaio interessa la città di Sciacca”.

E’ questo l’incipit di un comunicato stampa firmato da un folto numero di genitori di Sciacca, circa cento famiglie, che si sono unite in una richiesta comune: il rinvio delle lezioni in presenza fissato per il 24 settembre prossimo.

“Aumenta – scrivono in un comunicato stampa che sara’ protocollato domani anche alla prima cittadina – il numero di positivi e, dato ancora più preoccupante, aumenta il numero dei soggetti che necessità di cure ospedaliere. Il covid-19 è un virus attivo e presente nella nostra comunità. Da genitori consapevoli, che nutrono aspettative positive nei confronti della scuola e che hanno fiducia nelle misure di contenimento messe in atto all’interno delle istituzioni scolastiche, siamo consapevoli che il rischio sia elevato e che la ripresa scolastica, in questo momento storico, potrebbe avere conseguenze importanti. C’è uno strumento a disposizione delle scuole, c’è un dialogo educativo avviato tra i docenti e gli alunni, già impegnati nella didattica a distanza. Certi che le scuole stiano procedendo in questa direzione, predisponendo percorsi di studio da attivare in modalità remota qualora si rendesse necessario in situazione di emergenza Dunque, non aspettiamo quest’ultima , non esponiamoci ad un rischio più grande di noi, che potrebbe compromettere la salute di quanti operano o transitano all’interno della scuola, coinvolgendo una moltitudine di famiglie”.

I genitori saccensi chiedono, dunque un rinvio momentaneo nell’attesa che il numero dei positivi possa scendere e la situazione dei contagi torni piu’ rassicurante.

“Invochiamo – aggiungono – un nuovo lock down che abbia una durata momentanea. Agiamo prevenendo, con scrupolo. Osserviamo la curva dei contagi. Aspettiamo che si concluda la quarantena di tutte le famiglie poste in isolamento. Attendiamo l’esito dei tamponi. E, solo successivamente, avendo contezza dei dati, procedere ad un ingresso scaglionato e responsabile. Sarebbe garantire una maggiore serenità a tutti, nel rispetto della salute di ognuno di noi. È un diritto inalienabile quello all’istruzione, subordinato ad un diritto più importante che è quello alla salute, in questo momento messa in discussione da un virus dalle proporzioni mondiali. Sappiamo anche che una riapertura forzata e anticipata abbia generato fallimento in altre realtà scolastiche”. Il gruppo di mamme e papà, si dichiarano inoltre, “aperti e disponibili a qualsiasi forma di dialogo e collaborazione con le istituzioni”. “Certi che la salute – concludono – dei nostri figli abbia un carattere prioritario. Auspichiamo che la nostra richiesta venga presa in considerazione. Si tratta di un sacrificio oggi, per una serenità domani”

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