Riceviamo e pubblichiamo una lettera a firma di alcuni genitori riberesi indirizzata al sindaco Matteo Ruvolo con la quale chiedono la riapertura delle scuole in quanto non correlate con la diffusione del contagio.
Inoltre, le conseguenze della chiusura della scuola, di nuovo e senza nessuna
scadenza all’orizzonte, si riverserà inevitabilmente sulle famiglie già vessate
psicologicamente ed economicamente, costringendo soprattutto le madri ad ulteriori
sacrifici. La difficile gestione della DAD da parte dei bambini più piccoli obbliga alcune
di loro a non potere lavorare o, peggio, chi non può restare a casa con i figli, a fare
ricorso ai nonni, proprio quella categoria considerata più fragile e a rischio, ma su cui
molte famiglie si appoggiano non potendo fare diversamente. Ciò nonostante sono
stati fatti tutti i sacrifici del caso, poiché non consideriamo la scuola un “parcheggio”;
questo significherebbe averla sempre considerata in tal modo, sminuendo e
denigrando il ruolo che esercita nella formazione non solo da un punto di vista
didattico ma anche personale, emotivo e relazionale dei nostri figli.
Ogni giorno vediamo i nostri ragazzi davanti a uno schermo e pensiamo che molti di
loro non sanno cosa sia la ricreazione, la gita scolastica, la recita o semplicemente
condividere i colori mentre insieme si prepara un cartellone. Non togliamo loro
almeno una seppur minima possibilità di socializzazione seduti tra i banchi di scuola,
sempre con le dovute precauzioni.
Questa lettera è una richiesta accorata di genitori preoccupati per la salute dei propri figli
che fanno appello al suo buonsenso e capacità di giudizio, in qualità di sindaco ma
soprattutto di genitore”.