Altri interventi e ancora i sindaci protagonisti. Due cittadine di Menfi e Santa Margherita dopo un incidente stradale avvenuto lo scorso 24 aprile vengono trasportate con il 118 all’ospedale di Sciacca in codice rosso. Dopo i primi accertamenti vengono trasferite in una saletta del pronto soccorso in attesa di ricevere i referti degli esami. Una di loro, la cittadina di Menfi, nel frattempo si accorge della presenza nella stessa stanza di un anziano con problemi respiratori che successivamente risulterà positivo al Covid-19. Dopo circa tre ore, alla stessa viene comunicato l’esito negativo della TAC e le viene chiesto di tornare l’indomani per procedere a nuovi esami.
Tornata in ospedale il giorno successivo le viene negata la possibilità di effettuare la visita per problemi tecnici e, al tempo stesso, riceve la telefonata da un medico del Giovanni Paolo II che inizia a farle domande sui contatti avuti con l’anziano incontrato il giorno prima nell’aerea no-Covid.
Il giorno successivo su sollecitazione del sindaco di Menfi, Marilena Mauceri, il comandante della Polizia Municipale si reca dalla concittadina per accertarsi del suo stato di salute, ma nei giorni a seguire non succede nulla. Durante la giornata di ieri in una nota stampa il commissario a Sciacca per l’emergenza COVID-19 Alberto Firenze sottolinea che “nonostante fosse stato rispettato il corretto distanziamento tra i pazienti e gli operatori sanitari fossero muniti dei Dpi previsti, l’ospedale di Sciacca ha disposto, per eccesso di zelo, i tamponi rinofaringei e test diagnostici per i due soggetti che avevano condiviso la sala d’attesa con l’anziano e per un suo familiare: l’esito dei tre tamponi è stato negativo“. Nella serata di ieri il sindaco di Santa Margherita Franco Valenti, con un video messaggio, afferma che “non tutti coloro che hanno avuto contatti con l’anziano di Santa Margherita risultato positivo, sono stati sottoposti a tampone, tra questi di certo una signora di Menfi“.
La stessa è intervenuta questa mattina, sfogandosi su Facebook e raccontando quello che era successo, preoccupata per essere stata nello stesso ambiente di un positivo al virus, ha chiesto perché nessuno l’avesse sottoposta a tampone. A breve giro l‘intervento del sindaco di Menfi in un video messaggio che afferma di aver comunicato alla sua concittadina che in giornata sarebbe stata sottoposta a tampone da parte dell’Asp. Subito dopo, l’annuncio della stessa cittadina che affermando di essere stata sottoposta al tampone, dopo il suo video messaggio su Facebook, ha chiesto il motivo delle lungaggini chiedendosi se fosse stata ugualmente sottoposta agli accertamenti se non si fosse sfogata per raccontare la propria preoccupazione.
In attesa di ricevere l’esito del tampone speriamo che si faccia maggiore chiarezza su quanto accaduto e che da parte di tutti si continui a lavorare per la salute dei cittadini e del nostro territorio.