Papa Francesco aveva ricevuto una lettera da un cittadino, residente nella città aretusea, che gli raccontava il modo in cui Siracusa stesse vivendo l’emergenza a causa del Covid-19 e come si stesse impegnando il sindaco della città.
Una telefonata che scalda il cuore in un momento difficile come questo. Una telefonata che arriva direttamente dal Papa in persona. E’ quella che ha ricevuto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, durante l’emergenza coronavirus vissuta dalla città. Già in occasione dell’udienza generale dello scorso ottobre, in Vaticano, Papa Francesco aveva detto che Siracusa era la città della Madonna che piange e di Santa Lucia che protegge gli occhi. Una sensibilità che non è mancata neanche in un momento difficile come questo, dovuto allo scatenarsi del Covid-19, che ha messo in ginocchio l’Italia e che ha duramente colpito la città di Siracusa. L’accorata lettera scritta al Papa da un cittadino, sulla drammatica situazione vissuta da Siracusa a causa del coronavirus, ha generato tanta compassione nel cuore del pontefice che ha chiamato personalmente il sindaco della città Francesco Italia: “Pronto? Sono Papa Francesco – avrebbe detto al telefono – e non è uno scherzo”. Il primo cittadino, dopo un iniziale momento di incredulità e stupore, si è commosso nel ricevere quella chiamata inaspettata e si è tanto risollevato, data la difficile situazione vissuta dalla città iblea. “Per me – ha detto il sindaco Italia – è stata un’emozione indescrivibile, un momento della vita che non dimenticherò più. Il Papa mi ha detto che è vicino a Siracusa e che prega per noi, allo stesso modo farò io per lui.”