Un pane a forma di Arcobaleno realizzato con grani siciliani. E’ partito questa mattina a Sciacca un grande progetto di solidarietà in tempo di Coronavirus. Due panificatori, i fratelli Michele e Antonella Nocilla, titolari di altrettante attività, hanno realizzato 60 chili di pane. Un aiuto, un piccolo sostegno a famiglie in difficoltà, ma con l’Arcobaleno anche un messaggio di speranza in vista della Pasqua. I Nocilla sono stati al lavoro, questa mattina, soltanto per queste famiglie e il pane è stato poi distribuito dai volontari, l’associazione Vigili del Fuoco in Congedo.
E non finisce qui perchè Giovanni Billeri, di Castelvetrano, titolare dell’azienda “Le Farine”, consegnerà mille chili di farina, sempre di grani siciliani, ad altri panificatori che vogliono realizzare il pane per i meno abbienti.
E’ un nuovo modo di fare pane e di essere solidali con chi ne ha più bisogno in questo momento. Il progetto prevede la realizzazione di questo pane particolare fatto con una miscela di grani antichi siciliani moliti a pietra (per valorizzare la nostra isola e prepararci al dopo Coronavirus) che avrà solo una forma e che sarà necessariamente quella ufficiale.
Successivamente, superata l’emergenza, dal ricavato della vendita di Arcobaleno ognuno detrarrà una percentuale che devolverà periodicamente a chi riterrà più opportuno. E il tutto sarà riconoscibile grazie a una locandina realizzata da un artista che sarà esposta nel punto vendita. “La speranza – dice Giovanni Billeri – è che il progetto diventi virale, in senso buono, che si diffonda ovunque, che perduri anche dopo l’emergenza perché nessuno si salva da solo e che tutti capiscano che la solidarietà è uno dei più grandi esempi di sostegno e di fratellanza di tutti i tempi”.
Solidarietà alle famiglie in condizioni di disagio economico, dunque, e promozione dei grani antichi siciliani, una peculiarità della nostra terra.