Rinviato di tre giorni il rientro a scuola in Sicilia e niente Dad, ma dibattito sul ritorno in presenza ancora acceso (Interviste)

Il governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi. Questa la decisione della task force di questa mattina tra Regione e presidi. Mercoledì è prevista un’altra riunione della task force.

L’assessore regionale Roberto Lagalla durante la riunione da un lato, ha sostenuto che la procedura vaccinale è l’unica vera ed esclusiva modalità di margine del processo di avanzamento della diffusione del contagio, dall’altro ha evidenziato che da più parti provengono richieste di posticipare il rientro in presenza delle attività didattiche ma che la normativa nazionale non consente ulteriori deroghe.

L’Anp, rappresentata dal presidente regionale Maurizio Franzò, ha ribadito le perplessità e le preoccupazioni che sono state già rappresentate al governo nazionale nelle interlocuzioni con il ministro Bianchi, oltre alle difficoltà di applicazione delle nuove misure, ha chiesto a Lagalla di rivedere il calendario scolastico rinviando l’apertura delle scuole compatibilmente con il numero minimo di 200 giorni di lezione.

In questi tre giorni non si ricorrerà alla didattica a distanza.

Il calendario scolastico prevede 200 giorni di scuola. In Sicilia, all’inizio, ne erano stati previsti 207. Vista l’attuale situazione, il Governo, la scorsa settimana aveva deciso di far tornare in classe gli studenti il 10 gennaio invece che il 7, attingendo dai giorni in più. Adesso, la Regione ha deciso di utilizzare altri 3 giorni, prolungando le vacanze natalizie.

Il dibattito sul ritorno in classe, dunque resta particolarmente acceso e pare essere soltanto posticipato mentre Omicron avanza a grandi passi.

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