Il governo italiano ha deciso di abolire le misure relative agli sgravi contributivi in materia di previdenza dagli infortuni sul lavoro nel settore della pesca. Stiamo parlando della legge 30/98. Orientamento che ha indotto le marinerie, a partire da quella di Sciacca, a protestare. Sullo sfondo c’è una circolare dell’Inail che risale allo scorso 18 gennaio. La soppressione degli sgravi è stata decisa dal Ministero del lavoro, perché la misura in questione è in conflitto con la norma europea contro gli aiuti di Stato. Le cooperative di pesca di Sciacca hanno aderito alla protesta che sta interessando anche diverse altre marinerie italiane. Il rischio paventato è la chiusura di diverse aziende di pesca. Sul tema interviene il parlamentare regionale Michele Catanzaro, vicepresidente della commissione Attività produttive: “Sono vicino ai pescatori siciliani in stato di agitazione, per la crisi che attanaglia il comparto, causata da misure comunitarie spesso svantaggiose e che potrebbe aggravarsi in caso di sospensione delle agevolazioni per i contributivi previdenziali previste da anni”. Per Catanzaro il governo Musumeci deve reclamare nelle sedi opportune sostegno per un comparto fondamentale per l’economia siciliana. “Nei giorni scorsi, in commissione parlamentare Attività Produttive – conclude il parlamentare del Pd – ho chiesto massima attenzione anche su altre questioni inerenti la pesca all’assessore Regionale Bandiera. Spero che le mie richieste e quelle dei pescatori non rimangano inascoltate”.