Proseguono i miglioramenti per il bambino di 6 anni, vittima, insieme alla sorellina di 3, dell’aggressione da parte del padre nella loro casa a Cianciana.
Il bambino, trasferito dall’ospedale Civico di Palermo al Di Cristina, è in ripresa: non è più intubato e ha iniziato a mangiare. Tuttavia, la prognosi per lui e la sorellina, ancora sedata e ricoverata in terapia intensiva all’ospedale dei bambini, resta riservata.
“Racconta quello che è successo – spiega all’Ansa Gaetano Buccheri, direttore sanitario dell’azienda Civico di Palermo -, ma al momento i medici e i sanitari cercano di farlo distrarre e pensare ad altro”.
“Più delicate le condizioni della sorella di 3 anni – aggiunge il direttore sanitario -. Anche lei di tanto in tanto si sveglia, non ha apparentemente problemi neurologici, ma continuiamo a tenerla sedata per eseguire alcuni esami in attesa che i parametri vitali si ristabiliscano completamente. La bambina è piccola e tutti gli esami vanno fatti in sedazione. È controllata minuto per minuto. Al momento la prudenza per tutte e due è massima”.
“A distanza di 48 ore le condizioni del bambino sono buone. Anche i parametri della bambina vanno migliorando. È chiaro che per bambini così piccoli non possono dare garanzie perché si potrebbero scompensare”.
L’aggressione è avvenuta nella tarda mattinata di giovedì, quando il padre, un meccanico di 35 anni, ha accoltellato i due figli e la moglie durante una lite. Dopo il triplice tentato omicidio, l’uomo si è barricato in casa. Solo grazie a un’estenuante mediazione durata oltre cinque ore condotta dal negoziatore del reparto Operativo dei carabinieri, è stato convinto a uscire e si è consegnato senza opporre resistenza.
La madre, una donna di origini polacche, accoltellata all’addome, è stata dichiarata fuori pericolo già da giovedì pomeriggio dopo l’intervento chirurgico eseguito all’ospedale di Ribera dal dottore Domenico Macaluso.
Il padre, attualmente detenuto nel carcere di Agrigento, verrà interrogato nelle prossime ore dal gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella. Pubblico ministero titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Brunella Fava. Sono due i legali che assistono l’indagato, gli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio.
Nella foto, gli avvocati Gaudio e Burgio