Cronaca / Attualità

Addio nel cielo d’Etiopia all’archeologo-assessore che amava il mare di Sciacca e voleva esporre la collezione Veneroso

I legami tra Sebastiano Tusa e la città di Sciacca erano davvero tantissimi e basta aprire i social neetwork per accorgesi di quanti amici avesse l’assessore in città. A partire da Michele Benfari, l’architetto saccense che giusto lunedì prenderà il posto di Sovrintendente dei Beni Culturali di Agrigento, proprio Tusa ha voluto Benfari in quel posto riconoscendogli esperienza e competenza. Legami di amicizia che l’assessore in città aveva costruito da tempo, con le sue tante visite in una cittadina che considerava importante dal punto di vista culturale.  

“Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. E’ una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola”.
Con queste parole il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha dato conferma del fatto che l’assessore si trovasse a bordo dell’aereo precipitato stamane nel cielo d’Etiopia. Si stava recando a Nairobi per lavoro.

Sebastiano Tusa era figlio a sua volta di un grande archeologo, Vincenzo. Una brillante carriera la sua. Laureato in Paletnologia. Dirigente della Regione Siciliana, negli anni novanta è stato responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro. Nel 2003 durante scavi da lui diretti a Pantelleria sono stati  trovati tre ritratti imperiali romani.

Nel 2004 è stato  nominato come primo Sovrintendente del Mare da parte dell’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana. Ha inoltre organizzato e guidato missioni archeologiche in Italia, Pakistan, Iran e Iraq.

Nel 2005 ha guidato gli scavi a Mozia, riportando alla luce, sulla strada sommersa che conduce all’isola, delle strutture identificabili come banchine. Nel 2008 ha realizzato un film documentario con Folco Quilici sulla preistoria mediterranea a Pantelleria.

Abbandonata la ricerca sul campo, ha iniziato ad occuparsi di amministrazione dei beni culturali nei ruoli della Regione Siciliana, guidando la soprintendenza di Trapani. Nel gennaio 2010 era stato nominato Socio Onorario dell’Associazione Nazionale Archeologi. Nel 2012  era tornato a dirigere la Soprintendenza del Mare.  Mentre lo scorso aprile, è stato nominato assessore ai Beni Culturali dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in sostituzione di Vittorio Sgarbi.

Come guida della Sovrintendenza del Mare, era stato tra i propulsori della nascita del Museo del Mare saccense. Inoltre, lo scorso anno a Sciacca, aveva assicurato il suo impegno per la riapertura del complesso monumentale Santa Margherita. Tra i suoi pallini, vi era quello di poter esporre la collezione Veneroso, collezione, di proprietà del compianto Primo Veneroso, con reperti tra il terzo e il secondo millennio avanti cristo, attenzionati dal College de France, dal Centro Nazionale di Ricerca Francese e dalla Scuola Francese di Roma. In tutte le sue interviste pubbliche e le sue visite in città, qui di seguito vi proponiamo una delle ultime, il momento della sua partecipazione alla nona edizione del Letterando In Fest, non faceva altro che ribadire il suo apprezzamento per il vasto patrimonio culturale eterogeneo della città di Sciacca.

Tanti saccensi oggi hanno espresso il loro cordoglio per la perdita dell’amministratore: dall’ex assessore Salvatore Monte al critico d’arte Tanino Bonifacio, in tanti, hanno voluto esprimere sui propri profili Facebook un messaggio per la perdita dell’importante personalità .

(Nella foto, Sebastiano Tusa tra l’ex Soprintendente Gabriella Costantino e il nuovo Michele Benfari). 

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