Disposto dal Tribunale di Sciacca uno dei primi provvedimenti in Italia di affidamento cosiddetto super esclusivo o rafforzato. La particolarità di questo affido deciso dal Presidente, Antonio Tricoli, e dai giudici Paolo Fusaro (relatore) e Giorgia Cotroneo sta nel fatto che il genitore “affidatario rafforzato” può adottare, di fatto, tutte le decisioni inerenti il minore, senza la consultazione, né tantomeno il consenso, dell’altro genitore, così, di fatto il genitore non affidatario, non ha più alcun potere decisionale sul figlio.
Il giudice ha accolto l’istanza della madre del bambino, rappresentata dall’avvocato Francesca Sclafani.
Nel caso di specie, l’affido super esclusivo o rafforzato trova il suo fondamento nell’ incapacità genitoriale e nell’ idoneità educativa del padre nei confronti del figlio nonché nell’ alta conflittualità con la madre dovuta alla scelta di quest’ultima di intraprendere una relazione con un nuovo compagno.
Il Tribunale capofila che ha previsto l’affido super esclusivo rafforzato è stato Milano, seguito da altra giurisprudenza di merito tra cui Ivrea, Torino, Palermo e Cosenza e adesso anche Sciacca. Nel caso di Sciacca l’ordinanza si dispone che il minore è affidato in via esclusiva alla madre, che la stessa prenderà tutte le decisioni relative all’istruzione, all’educazione, alla salute e alla scelta della residenza abituale dello stesso, che il padre provvederà al mantenimento del figlio in via indiretta, versando un assegno mensile. Ed ancora, che il padre provveda al pagamento del 50 per cento delle spese straordinarie, mediche e scolastiche, sostenute dalla madre nell’interesse del minore. Il padre potrà vedere il figlio, due volte alla settimana, in spazi protetti individuati dai servizi sociali ed unicamente con la presenza di un assistente sociale.