Altri morti nel Mediterraneo, il sindaco di Lampedusa tuona contro l’immobilismo: “Si discute, mentre qui si muore”

Sono sette le vittime finora accertate, sono tutte donne, una delle quali incinta. Sono le vittime dell’ultimo naufragio nel Mediterraneo, sono state recuperate nel mare al largo di Lampedusa, dopo il naufragio di una barca di otto metri a sette miglia dall’isola.

Lo ha confermato Luigi Patronaggio, procuratore di Agrigento che coordina un’inchiesta aperta contro ignoti per naufragio. Secondo i 46 superstiti, sono 29 uomini e 17 donne, tutti di provenienza subsahariana, ci sono 9 dispersi, molti dei quali bambini.

Due naufraghe sono state trasferite in elisoccorso in un ospedale di Palermo, una per un edema polmonare ed è stata intubata; l’altra, in stato di gravidanza, rischia di perdere il piccolo.

Si tratta di una nuova strage di donne e bambini . Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello si scaglia contro l’immobilismo della politica: «Si discute, mentre qui si muore. Draghi mi incontri».

Le salme, spiegano dalla procura, sono state tutte ispezionate e si è proceduto ai prelievi di sangue per il Dna. Poi sono state disposte nelle bare, per il successivo nulla osta per il seppellimento in località da individuare a cura del prefetto.

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