Di bello c’è che, in queste ore, nei confronti del collega giornalista saccense Accursio Sabella, firma autorevolissima di “LiveSicilia.it”, nonché di “Panorama” e “Il Foglio”, fioccano gli attestati di solidarietà e stima, personale e professionale. Certo non deve essere facile ricevere una telefonata di cortesia da un tizio che ti vomita addosso odio, rancori e minacce. “Ora hai rotto i coglioni”, “Ci occuperemo di te da ora in poi”, “Ti rovino”. Nulla di nuovo sotto il sole, ahimè. È l’ennesimo esempio di quella tipica concezione di chi pensa che un giornalista, prima di raccontare la realtà, debba chiedergli il permesso. Quanto accaduto ad Accursio Sabella è il segno di un clima difficile, peggiorato. Quel clima nel quale si attribuisce alla libera stampa la “colpa” di raccontare. Accursio Sabella è un cronista perbene, affidabile, meticoloso e attento ad applicare tutti i parametri della deontologia professionale. Evidentemente al suo interlocutore telefonico tutto questo non interessa. Telefonate come quella ricevuta ieri dal giornalista sono il segno di un’insofferenza che, giornalmente, fa finire sotto tiro (nella migliore delle ipotesi dell’acrimonia di gente infelice e inadeguata) tanti bravi professionisti che, soprattutto in questa disgraziata terra di Sicilia, cercano solo di rendere trasparente il dibattito pubblico. Anche l’Ordine del giornalisti di Sicilia ha espresso “solidarietà e affettuosa vicinanza ad Accursio Sabella. Ordine – quello adesso presieduto da Giulio Francese – preoccupato dai toni sempre più aspri che arrivano dal mondo della politica, impegnato in un rovente finale di campagna elettorale per le Regionali. In questo quadro – prosegue l’Odg – il lavoro dei giornalisti, che hanno il dovere di raccontare i fatti, diventa sempre più difficile, ma continuano a farlo con senso di responsabilità e grande professionalità. A tutti i colleghi che stanno vivendo sulla propria pelle il clima fin troppo acceso di questa campagna elettorale siciliana l’abbraccio e il sostegno dell’Ordine dei giornalisti”. Ad Accursio la più sentita solidarietà anche da parte della redazione e dell’editore di Risoluto.it.