Anche condannati per mafia percepivano il reddito di cittadinanza, Procura di Sciacca e Guardia di Finanza fanno scattare indagini con 35 indagati

La Procura della Repubblica di Sciacca e la Guardia di Finanza hanno svolto indagini e indagato ben 35 persone alle quali si contesta un falso speciale introdotto per questa fattispecie e l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Anche condannati per mafia che non avrebbero potuto beneficiarne sarebbero stati, invece, destinatari del reddito di cittadinanza.

La compagnia di Sciacca della Guardia di Finanza ha svolto indagini a Sciacca, Ribera e in comuni del trapanese che rientrano sotto la competenza della Procura della Repubblica di Sciacca. Ci sarebbero stati soggetti sottoposti a custodia cautelare, altri che svolgevano lavoro in nero e altri ancora che hanno dichiarato, nel carico familiare, figli che, invece, erano stati allontanati dal Tribunale per i Minorenni e che non erano più conviventi. L’attività d’indagine, coordinata dai sostituti Michele Marrone e Roberta Griffo, avrebbe fatto emergere inoltre che stranieri senza i 10 anni di residenza necessari avrebbero pure ricevuto il reddito di cittadinanza.

Le indagini sono state coordinate dai sostituti procuratori Michele Marrone e Roberta Griffo e svolte dalla compagnia di Sciacca della Guardia di Finanza guidata dal capitano Giorgio Iozzìa.

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