Cronaca / Attualità

Annullati 4 arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso a Santa Margherita Belice

Il Tribunale del Riesame di Palermo nell’ambito dell’operazione per estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso, con epicentro Santa Margherita Belice, svolta nei giorni scorsi dalla polizia, ha annullato quattro misure cautelari. E’ stato disposto l’annullamento dell’ordinanza che disponeva i domiciliari per Domenico Bavetta, di 42 anni, di Montevago, difeso dall’avvocato Pietro Abate. Annullata anche la misura cautelare della custodia in carcere per Giovanni Campo, di 33 anni, di Santa Margherita Belice, difeso dall’avvocato Carmelo Carrara; Pasquale Ciaccio, di 59 anni, difeso dagli avvocati Carmelo Carrara e Antonino Augello; Pietro Guzzardo, di 46, difeso dall’avvocato Giuseppe Giambalvo.

Dei cinque indagati raggiunti da misura cautelare Bavetta era l’unico per il quale erano stati disposti i domiciliari. Per tutti gli altri custodia in carcere. Al quarantaduenne di Montevago la misura cautelare era stata notificata in carcere, dove si trovava e resta, per altra causa.

Per Pietro Campo, di 72 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Carrara, annullamento parziale, anche dell’aggravante prevista. Pietro Campo resta in carcere. Le indagini ipotizzano il pervasivo controllo e la gestione illecita delle attività agro-pastorali sul territorio di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina.

Gli indagati secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero attuato un controllo sull’economica agro-pastorale dell’area e sull’utilizzo dei fondi agricoli.

Le difese puntavano sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza e sull’insussistenza dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Le vicende oggetto delle indagini abbracciano un periodo compreso tra il 2016 e il 2022.

Nella foto, gli avvocati Carmelo Carrara, Pietro Abate, Antonino Augello e Giuseppe Giambalvo.

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