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Comune di Sciacca

Arrestato l’hacker di Sciacca che avrebbe rubato i dati segreti del Ministero della Giustizia

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E’ originario di Sciacca il 24enne arrestato dalla Polizia postale ieri, nell’ambito di un’inchiesta sulla violazione di dati segreti al Ministero della Giustizia. Al giovanissimo, impiegato come programmatore che operava nascosto dietro quattro livelli di anonimato cifrati, vengono contestati i reati di accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso con ignoti. Nella stessa inchiesta risultano indagate altre tre persone: le indagini sono durate diversi anni e sono state coordinate dalla Procura di Napoli.

L’hacker, avrebbe iniziato la sua attività qualche anno fa, per sapere di una indagine a suo carico della Gdf a Brescia e da li avrebbe iniziato ad appropriarsi anche di ingente materiale che non lo riguardava direttamente come fascicoli di indagine coperti dal segreto investigativo e atti di vario tipo, anche questi segreti.

Nel 2022, grazie a un malware piazzato proprio sui pc di due dipendenti del ministero, e’ riuscito a girare su una cartella condivisa account utenti, password e cronologia dei browser installati.

In suo possesso anche dati sensibili della Guardia di finanza e della Polizia di stato che grazie alle sue abilita’ era riuscito a modificare il codice del software installato adattandolo in maniera tale da nascondere le sue incursioni.

Come ha raccontato il procuratore Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa a seguito delle indagini sull’hackeraggio, gli inquirenti avendo intuito la sua grande abilità di agire senza lasciare traccia alcune, hanno preso ulteriori accorgimenti evitando di utilizzare la tecnologia per evitare di essere loro stessi intercettati. Escluse email, whatsapp e video call.

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