Assolto anche in appello, ma questa volta è un’assoluzione piena, perché il fatto non costituisce reato. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione penale della Corte di Appello di Palermo nel processo a carico dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Burgio, il maresciallo Giuseppe Camilleri.
La Corte di Appello aveva respinto la richiesta di riapertura del dibattimento chiesta dalla Procura generale che aveva avanzato una richiesta di condanna a 18 mesi di reclusione.
Il maresciallo Camilleri, all’inizio della vicenda giudiziaria, nove anni fa, era stato per 2 mesi agli arresti domiciliari e per 7 anni sospeso dal servizio con l’accusa di avere truffato l’Arma dei carabinieri attestando missioni inesistenti o di durata maggiore rispetto a quelle effettivamente svolte.
Il Tribunale di Sciacca lo aveva assolto perché è incerta la prova che il fatto costituisca reato. Il sottufficiale era accusato di falso ideologico e truffa continuata.
Camilleri è stato difeso nel giudizio di appello dagli avvocati Danile e Di Maggio.