E’ iniziata la seconda settimana di fermo dell’attività per i titolari delle autobotti private di Sciacca. Nessuna schiarita all’orizzonte con le ditte del settore che non vogliono stipulare una convenzione con Aica. Questa mattina i gruppi consiliari di opposizione chiamano in causa il sindaco, Fabio Termine, e lo invitano a disporre, con ordinanza, un servizio di emergenza.
L’opposizione in consiglio manifestando solidarietà “a tutte le attività commerciali che, a causa della carenza d’acqua, sono state costrette a chiudere, subendo gravi danni economici e logistici” e sottolineando che “i cittadini di Sciacca sono ormai esasperati e stanchi di una situazione che si protrae da troppo tempo, una situazione che era stata ampiamente annunciata e che, tuttavia, non ha trovato la giusta a risposta” chiedono all’amministrazione di attivare “immediatamente tutti gli strumenti normativi a disposizione per far fronte a questa emergenza. È fondamentale seguire l’esempio virtuoso di tanti comuni, primo fra tutti il Comune di Marsala, dove il primo cittadino ha emesso un’ordinanza di protezione civile, attivando un servizio di emergenza che ha consentito di alleviare i disagi della popolazione e delle attività economiche”.
La richiesta al sindaco è di procedere “senza indugio all’emissione di una simile ordinanza e all’attivazione di un servizio di emergenza che possa garantire un approvvigionamento idrico adeguato e continuo. È indispensabile che vengano messi in campo tutti gli sforzi possibili per risolvere questa crisi nel più breve tempo possibile, restituendo serenità e dignità ai nostri cittadini e alle nostre imprese. Rimaniamo a disposizione per collaborare attivamente, come abbiamo già fatto, alla risoluzione di questa emergenza, mettendo da parte – concludono i consiglieri di opposizione – ogni divisione politica per il bene della nostra comunità”.