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Comune di Sciacca

Avevano solo la nuda proprietà di un bene, marito e moglie di Calamonaci assolti dall’accusa di indebita percezione del reddito di cittadinanza

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Nel processo per indebita percezione del reddito di cittadinanza una coppia di Calamonaci è stata assolta perché il fatto non sussiste dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Dario Hamel. L.C. O., di 44 anni, ed F.G., di 40, entrambi incensurati, erano accusati di avere dichiarato il falso e comunque di avere utilizzato documenti attestanti cose non vere.

Il marito avrebbe indicato nell’attestazione Isee una situazione patrimoniale del valore pari a zero nonostante un patrimonio immobiliare 66 mila euro. La moglie dichiarato il mancato superamento delle soglie legali del patrimonio immobiliare.

Tuttavia, nel corso del procedimento, gli avvocati Michele Dinghile e Giuseppe Lo Gioco, dello studio Palermo, hanno provato che l’immobile di cui l’accusa contestava l’omessa indicazione nella dichiarazione sostitutiva unica in realtà era un bene di cui gli imputati avevano esclusivamente la nuda proprietà mentre gli usufruttuari erano i genitori di uno dei due. Pertanto, visto che nel modello Isee non vanno indicati i beni di cui non si ha una proprietà piena, il giudice ha accolto la tesi assolvendo gli imputati perché il fatto non sussiste.

Nella foto, gli avvocati Lo Gioco, Dinghile e Palermo

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