Il rischio che prima o poi a San Marco possa succedere qualcosa di grave quest’anno è più alto che mai. La foto che pubblichiamo è indicativa: immortala due file di auto parcheggiate a destra e a sinistra. Corsia centrale strettissima, un imbuto che può trasformarsi in trappola mortale. E la stessa cosa si verifica anche negli altri accessi al mare, quelli che introducono agli stabilimenti balneari. Adesso questa situazione si verifica anche nelle ore serali. Un eventuale intervento di soccorso che si rendesse necessario da parte di un’ambulanza rischia di essere complicato. Così come rischia di non potere funzionare nemmeno un ipotetico approdo nella zona di una pattuglia della forza pubblica. A rendere ancora più problematica la situazione è la stessa sostanziale assenza di segnaletica orizzontale che delimiti le aree effettivamente destinate alla sosta. Con la conseguenza che si rivela difficile, anche per Carabinieri e Polizia di Stato, stando a quanto si apprende, poter elevare le multe per divieto di sosta. Situazione che, stando alle notizie in possesso di Risoluto.it, adesso preoccupa le stesse forze dell’ordine, le quali si domandano in che modo potere organizzare eventuali interventi e come potere svolgere i propri compiti d’ufficio. Appare, dunque, necessario, fare il punto della situazione e riorganizzare al più presto il sistema della viabilità nelle località balneari. Si sa che il prossimo fine settimana saranno finalmente disponibili le aree di ammassamento della Protezione civile (quelle affittate in passato sempre nella zona di San Marco) per creare ulteriori posti auto. Ma la questione merita di essere affrontata in maniera organica. Altrimenti, come al solito, il rischio sarà ancora una volta quello che una soluzione obbligata sarà individata solo dopo che sarà successo qualcosa di irreparabile.