E’ stata annullata la convocazione della giuria del Carnevale di Sciacca che era prevista per oggi pomeriggio alle 18. Nel messaggio recapitato a molti dei giurati vi si spiegava che la convocazione odierna sarebbe stata composta da due fasi, una in Comune e l’altra in viale della Vittoria alla presenza dei carristi per consentire una parziale valutazione delle opere.
Tutto annullato oggi per disposizione della Questura, secondo la quale anche questa fase avrebbe potuto rappresentare un pubblico spettacolo per il quale necessitano delle autorizzazioni ad hoc. Cosi’ e’ stata stoppata anche quello che sembrava l’ultimo passaggio per poter quantomeno avviare una classifica secondo quanto previsto dal bando per la costruzione dei carri allegorici. La valutazione avrebbe permesso la futura assegnazione dei montepremi e dato il via libera allo smontaggio degli stessi carri che dallo scorso venerdi’ giacciono nel viale della Vittoria.
Una situazione nuovamente bloccata. In tal senso, interviene oggi il consigliere comunale Salvatore Monte:”Rompo il silenzio – scrive – perché credo sia opportuno comprendere che dietro ad ogni associazione culturale, ci sono uomini e donne di buona volontà che hanno sacrificato mesi e mesi per allestire le opere in cartapesta. Da giorni i carristi, particolarmente comprensivi di fronte ad una cascata di situazioni complicate, drammatiche e particolarmente difficile da gestire, attendono con ansia di sapere cosa fare. Da un lato la necessità di comprendere come chiudere amministrativamente la vicenda legata alle valutazioni e,dall’altro, l’esigenza di conoscere le disposizioni per lo smontaggio delle opere. Dalle notizie assunte sembrerebbe che si siano susseguiti una infinità di incontri che, per tutta una serie di ragioni, legate ai rapporti tra diversi enti, non hanno ancora partorito un dispositivo finale chiaro e limpido”.
” Il viale della Vittoria – si chiede ancora l’ex assessore – è, ancora, lo scrigno delle opere. Ma per quanto tempo ancora?”
“Occorre – conclude – tutelare i carristi e far fronte, da ora in poi, alle loro esigenze prima di aprire successivamente una fase di dialogo seria per l’avvenire, onde evitare pericoli che possano compromettere la storicità della kermesse”.