Cattiva gestione cani padronali, la Lav: “A Sciacca manca educazione civica”

L’associazione animalista LAV di Sciacca denuncia l’inciviltà e la totale mancanza di responsabilità manifestata da numerosi cittadini di Sciacca nei confronti degli animali per due episodi di estrema gravità registrati nel quartiere Cutrone.

Tre cuccioli, denuncia Lav , che sono stati vittime di un abbandono spietato, rischiando la vita e dei quali uno di essi è finito tragicamente all’interno di un tombino, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco per il suo salvataggio.

Nella stessa giornata, sempre a Cutrone, una tutor responsabile della gestione e del monitoraggio di una colonia felina ha assistito a un tentativo di uccisione dei gatti da parte di cani di proprietà, lasciati incustoditi dai loro “proprietari” irresponsabili.

“Questo episodio -scrive Lav – di assoluta gravità evidenzia come a Sciacca vi sia una completa mancanza di formazione ed educazione civica dei cittadini riguardo alla responsabilità verso gli animali di proprietà e al rispetto per quelli liberi. È inaccettabile che i gatti liberi delle colonie feline, tutelati dalla legge e soggetti a monitoraggio continuo, diventino preda di cani di proprietà lasciati senza controllo. Questo comportamento irresponsabile da parte dei proprietari non solo mette a rischio la vita dei gatti, ma crea un pericolo imminente per la sicurezza pubblica. L’associazione LAV richiede ufficialmente alle autorità competenti un controllo e un monitoraggio più stringente e continuo per vigilare su tali situazioni, specialmente nei quartieri come Cutrone e San Marco dove un gatto è stato ucciso,davanti agli occhi attoniti di una volontaria, da un cane gestito in passeggiata con un guinzaglio lungo , episodi di questo genere sono frequentemente segnalati.

“È indispensabile – dichiara Iris Pedrazzi – un intervento risoluto e tempestivo da parte delle istituzioni per prevenire ulteriori atti di crudeltà e promuovere una cultura del rispetto e della tutela degli animali”.

È imperativo sottolineare che il problema del randagismo nella città di Sciacca non è alimentato dai cosiddetti “randagi”, bensì dagli stessi cani di proprietà lasciati liberi di vagare incustoditi. Questi animali, oltre a rappresentare un pericolo per altri animali, costituiscono una minaccia significativa per l’incolumità delle persone. Tale negligenza è inaccettabile e deve essere affrontata con la massima severit

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