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Comune di Sciacca

C’e’ l’ordinanza, acqua per agrumeti e pescheti del Consorzio di bonifica 3

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Il dirigente del Dipartimento regionale Agricoltura, Dario Cartabellotta ha posto la sua firma sulla tanto attesa ordinanza per la seconda irrigazione di soccorso così come era stato annunciato.

In particolare, Cartabellotta ha disposto l’utilizzo delle acque dell’invaso Castello per la seconda irrigazione di soccorso esclusivamente degli agrumeti e dei pescheti impiantati nelle aree irrigue servite dal Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento, anche fuori comprensorio consortile, nonché per l’utilizzo in zootecnia, di un volume complessivo di 600.000 mc. da incrementare previa verifica della necessità e della disponibilità delle risorse.

Per le stesse finalità, viene autorizzato l’utilizzo delle acque dell’invaso Prizzi per un volume complessivo, di 120.000 mc. da incrementare previa verifica della necessità e della disponibilità delle risorse e l’utilizzo delle acque dell’invaso Gammauta, per un volume complessivo di 70.000 mc.

Questo volume, complessivamente pari a 190.000 mc, dovrà essere veicolato attraverso la messa in esercizio dell’adduttore consortile San Carlo Castello.

Disposto l’utilizzo delle acque dell’invaso Gorgo per la seconda irrigazione di soccorso esclusivamente degli agrumeti e dei pescheti impiantati nelle aree irrigue servite dal Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento e ricadenti nel comprensorio di Borgo Bonsignore, nonché per l’utilizzo in zootecnia, di un volume complessivo di 200.000 mc e comunque sino alla disponibilità residua dell’invaso.

E ancora l’utilizzo del volume di acqua ad oggi accumulato nella traversa Favara di Burgio e quello ulteriormente invasabile con le fluenze del Sosio Verdura sino al raggiungimento di un volume pari a 120. 000 mc da utilizzare per consentire la seconda irrigazione di soccorso esclusivamente degli agrumeti e dei pescheti impiantati nel comprensorio del basso Verdura.

Per assicurare la salvaguardia dell’ittiofauna, l’ordinanza prevede l’attivazione a cura dei gestori degli invasi, per le dighe Castello, Prizzi e Gammauta, il monitoraggio dello stato dell’ittiofauna al fine di prevenire condizioni di crisi e avviare ove necessario il trasferimento, con la collaborazione dell’utilizzatore Consorzio di Bonifica.

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