Si è conclusa ieri, domenica 19 novembre, dopo 6 giorni, a Sciacca, la raccolta firme per l’adesione al “Manifesto per una città a misura d’uomo. L’iniziativa ha raccolto ben 647 adesioni da parte di persone e aziende che vivono, lavorano o sono utenti del centro storico. Il 64% dei firmatari, pari a 425 persone, sono utenti del centro storico, quindi cittadini della città di Sciacca che frequentano giornalmente il centro per svolgere diverse attività, dall’intrattenimento al lavoro.
Il 36% dei firmatari, pari a 242 utenti, rappresentano tutte persone o operatori economici che hanno un interesse economico diretto nel centro storico, come artigiani, gestori di alberghi e b&b, affittacamere, ristoratori, commercianti, lavoratori, dipendenti, proprietari di immobili, che investo nel centro storico.
Tra le adesioni quella dell’associazione Sciacca Turismo che rappresenta parte delle attività turistico-ricettive ed extra-alberghiere che operano a Sciacca.
Il messaggio che gli organizzatori e gli aderenti all’iniziativa hanno voluto dare è chiaro ed inequivocabile. Il centro storico appartiene a tutta la popolazione di Sciacca e quindi nelle decisioni che riguardano la sua gestione e fruizione andrebbero pesate le esigenze di tutte le categorie di potenziali fruitori.
La raccolta firme per il Manifesto ha dimostrato che una parte maggioritaria degli operatori ed utenti del centro storico vedono con favore ed ottimismo una trasformazione del centro storico di Sciacca.
“Questa trasformazione – dichiara Mario Di Giovanna, promotore dell’iniziativa, titolare di una gioielleria e ingegnere – deve andare nella direzione di privilegiare l’accesso al centro storico alle persone e non alle macchine.
Riteniamo che l’inerzia e l’immobilismo che hanno caratterizzato Sciacca nella creazione di un centro storico a misura d’umo stia contribuendo al danneggiamento del tessuto economico, culturale e sociale della nostra città, caratterizzata da una progressiva desertificazione e decentramento del centro in favore delle zone periferiche”.
“Riteniamo inoltre che le Ztl realizzate sino ad adesso a Sciacca, caratterizzate da brevi durate e concentrate solo in determinati e brevi periodi dell’anno, non diano la possibilità al centro storico di trasformarsi per cogliere i vantaggi dell’assenza o riduzione delle auto, e che quindi così come realizzate siano sostanzialmente controproducenti”.
“Chiediamo quindi azioni concrete, programmate, di lungo respiro e sopratutto permanenti che vadano nella direzione di liberare il centro storico dalle auto.
Siamo profondamente convinti che un centro storico completamente aperto alle auto e senza servizi danneggi la nostra economia, faccia fuggire i turisti, non favorisca la piena fruizione del centro ai nostri cittadini e residenti.
Invitiamo quindi i nostri amministratori a prendere con urgenza tutte le necessarie iniziative per andare nella direzione tracciata dal ‘Manifesto per una città a misura d’uomo’ e nel Piano urbano di mobilità sostenibile per la città di Sciacca, che contiene idee, azioni, progetti che vanno in questa direzione”.