Compleanno sott’accusa a Sciacca, ma la neodiciottenne si difende: “Ho sbagliato, però nessun party con tante persone come le voci dicono”

Un compleanno a ridosso dell’avvio della “zona rossa” a Sciacca e’ finito stavolta sul banco degli imputati del chiacchiericcio cittadino che si e’ scatenato con allarmi a mezzo WhatsApp su imminenti nuovi focolai Covid in citta’. Note vocali e messaggi veicolati da telefonino a telefonino in un vorticoso boomerang che ha scatenato e acceso ancora una volta, i social.

Stavolta e’ toccato ad un compleanno perché in questi ultimi dodici mesi era gia’ successo ciclicamente ad ogni ondata: matrimoni, battesimi, cene, scampagnate e perfino ai funerali di qualsiasi credo e ancora ai viaggi questa estate. Perché questa e’ l’altra faccia di questo virus che ha cancellato la socialita’ e che porta ognuno di noi ad osservare il proprio vicino, il conoscente. E più volte purtroppo, i focolai sono nati in questi contesti, durante eventi anche se limitati, contingentati o del tutto vietati come nell’ultimo periodo.

L’ultimo cluster attivo in città si e’ originato da un diciottesimo. Positivi i familiari, ricoverato un anziano e nelle prossime ore potrebbero esserci altri casi. Citta’ piccola la gente mormora direbbe qualcuno. Ancora di più se la foto della neodiciottenne con tanto di palloncini e clima da party viene postata sui social nello stesso giorno in cui si attende la firma del presidente sulla zona rossa. Ma a quanto pare lo scatto Instagram al traguardo della nuova eta’ pare essere ormai un rito di passaggio irrinunciabile cosi’ come quasi impossibile rinunciare ai festeggiamenti. Così alla festa a casa, quella proprio non si puo’ non fare, ma qualcuno dopo qualche giorno inizia a sentirsi male e ai primi tamponi i risultati sono positivi al Covid e ricondurre tutto a quel pranzo tra le mura di casa della festeggiata e’ scontato.

“Ho sbagliato – ha scritto in un post su Facebook la ragazza del compleanno incriminato”. Un atto di ammissione come pochi se ne vedono di questi giorni anche se poi allarga il tiro e attacca le accuse subite, le chiacchiere e le dicerie. Denuncia la mancanza di empatia, di solidarieta’. Non c’erano di certo centocinquanta persone come i compleanni assai di moda e in grande stile ormai impongono, lascia intendere la neo maggiorenne con il risultato di alimentare ancora diatribe e scontri a suon di commenti.

Intanto, va avanti la “zona rossa” a Sciacca tra il rincorrersi di voci tra una parrucchiera abusiva, il salone infettato e la prossima festa.

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