I consiglieri comunali Calogero Bono e Giuseppe Milioti, in una lettera firmata anche da altri cittadini, hanno scritto al sindaco Francesca Valenti in merito alla vicenda che scaturisce dalla decisione dell’Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce di chiudere la scuola dell’infanzia presso il complesso monumentale della Badia Grande non venga chiusa. “È auspicabile – scrive Bono – che le suore continuino il loro egregio lavoro di educazione. Tuttavia – aggiunge – non ci risulta, allo stato attuale, alcuna azione intrapresa da questa amministrazione sull’uso futuro dei locali (che lo ricordiamo sono di proprietà comunale) nel caso in cui, a fine anno scolastico, la decisione dovesse essere messa in pratica”. Bono teme che la possibile chiusura dei locali della Badia Grande possa determinarne il degrado. “Per scongiurare questa evenienza – osserva – crediamo che sarebbe oltremodo opportuno iniziare una interlocuzione non solo con le forze politiche, ma anche con le associazioni culturali presenti in città al fine di individuare quale potrebbe essere l’uso più idoneo”. Diverse le opzioni possibili: dall’istituzione di un asilo comunale a un centro di aggregazione per giovani o, magari, utilizzare gli ampi locali ed adibirli a sale espositive dove allocare una serie di opere che allo stato attuale non sono valorizzate o peggio ancora, pur essendo di proprietà della città di Sciacca, sono disseminate in altre città.