“Caro cittadino di Sciacca, sappia che i lavori di completamento della rete fognante e del sistema di collettamento all’impianto di depurazione della sua città inizieranno nel maggio del 2018”. Si potrebbe sintetizzare così il contenuto della lettera firmata da Enrico Rolle, Commissario Straordinario Unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane, indirizzata ad un residente della contrada Foggia. Il quale, nei mesi scorsi, aveva inviato due email (una datata 10 luglio, l’altra 14 settembre) proprio all’ufficio del Commissario, sollecitando informazioni relative al progetto in questione. Un progetto esecutivo, così come licenziato dal Genio Civile durante la relativa conferenza di servizi del 2015. Un progetto che il gestore idrico (Girgenti Acque) dice da tempo di essere pronto a realizzare. Gestore idrico di cui, però, il Comune intende disfarsi. Chiedeva, in particolare, il cittadino, se anche la “zona Foggia San Marco” potesse un giorno essere beneficiata da un sistema di depurazione. Cosa che, al momento, il primo stralcio del Parf e il primo modulo del depuratore, hanno impedito. Ma con l’estensione del progetto la depurazione interesserà anche queste aree. Oltretutto è proprio il mare della Foggia, nella Foce di mezzo, lo sbocco delle acque depurate, per le quali ad oggi non si prevede la realizzazione di alcuna condotta sottomarina di allontanamento. “Questa struttura commissariale – riferisce Rolle rispondendo al cittadino – sta operando per la verifica degli elaborati progettuali tecnici ed amministrativi acquisiti dall’ATO di Agrigento, nel merito sia della legittimità del loro utilizzo, sia dei contenuti degli stessi elaborati per gli adeguamenti necessari per ottemperare alle intervenute normative sui lavori pubblici, prevedendo di potere dare corso ai lavori a maggio del 2018”. Una vicenda sulla quale, dunque, lo Stato, dopo il valzer di nomine e revoche commissariali, pare sia in procinto di dare una svolta. D’altronde, l’assessore regionale Vania Contrafatto, commissario prima che la sua nomina venisse revocata dal Governo, aveva perfino nominato il Responsabile Unico del Procedimento. Poi, però, tutto si è arenato. Adesso forse ci siamo. Il finanziamento è disponibile, fu erogato con delibera CIPE del 2012, per un ammontare di 6 milioni di euro. Il progetto prevede anche convogliare al depuratore le fogne di quella parte di città che sversano direttamente sul torrente Cansalamone.