Il nostro viaggio verso la Summer School “AbbracCiAA la Cultura”, in programma a Sciacca dal 16 al 18 maggio 2025 e fortemente sostenuta dal Centro di Formazione Anaprof, fa oggi tappa nel mondo della riabilitazione clinica e della terapia evolutiva, dove la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) diventa uno strumento essenziale per migliorare la qualità della vita di bambini e adulti.
Protagoniste di questa nuova storia sono la logopedista Elena Sciangula e la terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva Antonella Baldassano, in servizio presso l’Istituto Maugeri di Sciacca, che hanno raccontato come la CAA si inserisca nella loro pratica clinica quotidiana, rendendo possibile la comunicazione anche in situazioni di grave difficoltà verbale.
La CAA: uno strumento fondamentale in ambito logopedico
“In logopedia, la Comunicazione Aumentativa Alternativa ha un’importanza fondamentale – spiega la dott.ssa Sciangula –. Qualsiasi apprendimento, autonomia o relazione interpersonale nasce da uno scambio comunicativo efficace. La CAA riduce la frustrazione, favorisce l’interazione sociale e sostiene lo sviluppo emotivo dei pazienti.”
Lavorare sulla comunicazione, infatti, non significa solo “parlare”, ma creare canali alternativi e potenziati per esprimere bisogni, desideri, emozioni.
Bambini e adolescenti: crescere insieme con la CAA
Anche in ambito evolutivo, la CAA ha un ruolo chiave nel supportare le competenze relazionali dei bambini e degli adolescenti.
“Il nostro obiettivo – racconta Antonella Baldassano – è fornire strumenti validi per comunicare, che permettano di esprimere bisogni ed emozioni anche senza il linguaggio verbale. Se la società conosce e adotta questi strumenti, sarà più facile per tutti i bambini essere compresi e integrati nei contesti quotidiani.”
Adulti, traumi e malattie neurodegenerative: la comunicazione come diritto
Non solo bambini. La CAA è uno strumento prezioso anche per gli adulti con afasie post-ictus, traumi cranici o malattie neurodegenerative come SLA e Parkinson.
“La CAA non si limita a supportare la riabilitazione delle abilità verbali – continua la dott.ssa Sciangula – ma garantisce che ogni paziente possa esprimere i propri bisogni e opinioni, sia con il personale medico sia con i familiari.”
In questo modo, la comunicazione diventa un diritto accessibile per tutti, anche nei momenti più difficili.
I laboratori della Summer School: conoscere e praticare la CAA
L’importanza di diffondere la conoscenza pratica della CAA sarà al centro della Summer School “AbbracCiAA la Cultura”.
“Non si parlerà solo di teoria – sottolinea Antonella Baldassano – ma si entrerà nei laboratori, dove si imparerà a realizzare e utilizzare gli strumenti CAA. Così, se un giorno si entrerà in un bar o in una farmacia aderente al progetto, si saprà subito come utilizzare i simboli per aiutare un bambino o un adulto a comunicare.”
La conoscenza condivisa è la chiave per rendere la CAA parte della vita di tutti e accettarla socialmente come uno strumento normale e prezioso.
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Tre giorni di formazione gratuita, laboratori pratici e incontri con esperti nel campo della Comunicazione Aumentativa Alternativa, dal 16 al 18 maggio 2025 a Sciacca.
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