All’ultimo concorso bandito dall’I.N.A.I.L., l’avvocato Santo La Placa, consigliere comunale di Menfi, e’ risultato idoneo e vincitore e veniva assegnato ad una delle sedi siciliane dell’istituto.
Altri due vincitori dello stesso concorso, hanno impugnato, con due diversi e separati ricorsi, il provvedimento di scorrimento della graduatoria e dei provvedimenti di convocazione ed assegnazione delle sedi ai concorrenti risultati idonei e vincitori a seguito dello scorrimento, e chiedevano la riassegnazione in una delle sedi INAIL delle rispettive proprie regioni.
I due ricorrenti notificavano il ricorso al consigliere La Placa e questo si costitutiva in entrambi i giudizi con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto.
Il TAR Lazio ha accolto la linea di legittimità presentata dai legali di La Placa affermando che: “il principio del rispetto dell’ordine della graduatoria nella scelta delle sedi, ex art. 97 Cost., va rapportato al momento in cui la graduatoria diviene valida ed efficace, sulla base delle destinazioni in quel momento disponibili, nel perseguimento dell’interesse pubblico alla rapida copertura delle sedi scoperte, e conseguentemente non può comportare la possibilità di optare per altre sedi che in quel predetto momento non erano disponibili”.
Inoltre, il TAR Lazio ha rilevato come “laddove fosse consentito al ricorrente di scegliere una delle sedi siciliane desiderate (in ipotesi oggetto di rinuncia), l’Amministrazione dovrebbe poi procedere alla riassegnazione della sede attualmente assegnata alla parte ricorrente, e così via, con il rischio di dover modificare continuamente e per un tempo indefinito le assegnazioni già disposte”.
Non riconoscendo il ricorso assistito dalla parvenza del buon diritto, il Tar Lazio ha respinto le domande di misura cautelare ed l’avvocato menfitano potrà iniziare a prestare servizio presso una delle sedi INAIL della Sicilia.