I consiglieri di centro destra, rappresentati da Calogero Bono, chiedono che stasera, nel corso del consiglio comunale, si faccia il punto su due temi molto importanti per la città di Sciacca, la questione Girgenti Acque e quella relativa all’installazione di un impianto di biometano in contrada Scunchipani e pretendono di fare maggiore chiarezza su questi punti. Secondo il gruppo consiliare del PD, invece, queste continue aggressioni non fanno altro che arrecare danno all’interesse generale della città.
“La notizia che un operatore economico avrebbe intenzione di realizzare in zona Scunchipani un impianto di biometano, ha destato molta preoccupazione tra gli abitanti della zona e dell’intera cittadinanza e, di contro, per quanto riguarda Girgenti Acque, considerato anche che i Comuni non consegnatari si sono riuniti facendo autonome valutazioni e adesso sembra che anche i Comuni consegnatari stiano facendo le proprie valutazioni, sarebbe doveroso, da parte dell’amministrazione comunale, approfondire queste tematiche in consiglio comunale”. E’ quanto sostengono i consiglieri comunali di centro destra che esprimono il loro disappunto sul fatto che, troppo volte, l’amministrazione trascuri queste tematiche. La risposta non si è fatta attendere da parte dei consiglieri dell’opposizione che affermano: “Ci sono temi e questioni, al centro del dibattito politico, che per la loro stessa complessità e per la natura sovracomunale che li caratterizza, suggerirebbero alle forze politiche un approccio più equilibrato e meno propagandistico.
Temi rispetto ai quali l’aggressione sistematica all’avversario di turno, anziché produrre difficoltà a quest’ultimo, arreca obiettivamente danno all’interesse generale.
Questo è certamente il caso della questione legata alla risoluzione della convenzione con il privato per la gestione del servizio idrico e più in generale alla vicenda legata all’ATI. Il fatto che la città di Sciacca oggi esprima la presidenza di questo importante organismo ci ha dato in questi mesi la possibilità di dare senso compiuto alle numerose battaglie per la gestione pubblica dell’acqua. Non c’è dubbio che la guida di Francesca Valenti dell’ATI, abbia impresso una decisa accelerazione in questa direzione. Se tutto questo è vero allora si può convenire sul fatto che cercare a tutti i costi la polemica, introdurre elementi di divisione, non già rispetto a questioni locali, ma rispetto ad una vicenda nella quale il sindaco di Sciacca riveste un ruolo provinciale e pertanto necessità della forza di spinta dell’intera comunità, vuol dire rallentare questo percorso. Il sindaco di Sciacca oggi guida l’ATI, ne è elemento di sintesi e lo fa con grande chiarezza di idee rispetto a dove condurre il nostro territorio. Chi ritiene, in nome della solita contrapposizione tutta saccense, che quanto è stato fatto finora sia sbagliato, lo dica con chiaro e tondo.
Alltrimenti sarebbe opportuno che le forze politiche tutte spingessero unitariamente per chiudere questa fase di transizione e giungere nel più breve tempo possibile al tanto agognato obiettivo della gestione pubblica dell’acqua”.