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Continuano le ricerche dei 6 dispersi del naufragio dello yacht Bayesian a Porticello

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Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca dei sei dispersi che quasi certamente sono rimasti intrappolati nella barca a vela di 56 metri travolta da una tromba d’aria al largo di Porticello, dopo le 4:08 di lunedì scorso. Gli speleo sommozzatori dei vigili del fuoco, dopo un briefing operativo, hanno ripreso le immersioni per localizzare le persone ancora mancanti all’appello.

Il relitto, appartenente al magnate britannico Mike Lynch, che figura tra i dispersi insieme alla figlia Hannah, giace adagiato sulla fiancata di dritta a circa 50 metri di profondità. Le prime ispezioni esterne sullo scafo non avrebbero rilevato falle evidenti, mentre l’albero maestro in alluminio, alto 75 metri, sarebbe intatto. Gli operatori hanno posto particolare attenzione alla grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata al momento del naufragio. Questo dettaglio è significativo poiché il sollevamento della deriva, che normalmente garantisce stabilità al veliero grazie al pescaggio di circa dieci metri in assetto di navigazione, potrebbe aver contribuito al rapido affondamento dell’imbarcazione, avvenuto in meno di un minuto secondo le registrazioni delle telecamere del litorale.

Nella giornata di ieri, i sommozzatori sono riusciti ad aprirsi un varco nello scafo e sarebbero riusciti a ispezionare la cabina armatoriale, senza però trovare tracce dei dispersi. Oggi, le ricerche dovrebbero concentrarsi nelle cabine dei passeggeri, dove si teme che possano essere rimasti intrappolati. La capitaneria di porto di Palermo e i vigili del fuoco hanno già chiarito che le ricerche, in cui sono impiegati 8 sommozzatori della guardia costiera di Napoli e Messina, sono “lunghe e complesse”, poiché il passaggio dei sub viene ostacolato da molte suppellettili.

L’operazione si presenta particolarmente complessa anche a causa dei tempi ristretti di immersione, circa 12 minuti complessivi tra discesa e risalita, necessari per rispettare le tempistiche di decompressione.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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