Scaturisce dai tempi biblici della giustizia il ritorno in Giunta del Bilancio di previsione 2017, quello che, come accaduto lo scorso anno, sarà approvato in pieno 2018, ossia quando non ci sarà più niente da prevedere. Il rinvio del procedimento dinanzi al Tribunale di Palermo del contenzioso tra il comune e l’Eas in liquidazione, ha costretto l’amministrazione Valenti a tornare sui propri passi, malgrado nelle scorse settimane si fosse riusciti a licenziare lo strumento finanziario, poi trasmesso al collegio dei revisori dei conti. Il comune di Sciacca è creditore di 1,2 milioni di euro, parte dei 4,2 milioni di euro già incassati negli anni scorsi ma che l’Ente Acquedotti ha deciso di contestare. Per ragioni tecnico-contabili, ancorché la cifra non sia ancora stata incamerata e non sia stata pronunciata alcuna sentenza, il comune poteva comunque considerarla come “titolo” a tutti gli effetti, calata nel 2017. Da qui la previsione della posta di bilancio in entrata. Bilancio che, dunque, tornerà all’esame dell’amministrazione, che ovviamente ha l’obbligo di “coprire” la somma di 1,2 milioni che al momento non può essere considerata nemmeno come “titolo”. Si complica, dunque, il cammino per il bilancio, con i tempi che dovranno ripartire da zero. Bisogna trovare i soldi tra tagli alle spese e nuovi accertamenti per recuperare i crediti non ancora esatti. Una vicenda che richiama alla mente il caso Torino, con la giunta Appendino che si è vista bocciare il bilancio dai revisori dei conti per una questione simile.
Credito Eas, il Tribunale si pronuncerà solo nel 2019. Bilancio 2017 costretto a tornare in Giunta
Pubblicato: