Il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo ha scritto al direttore del Consorzio di Bonifica e al Commissario del Libero Consorzio esprimendo grande preoccupazione per il rischio, serio e concreto, delle possibili ricadute dell’emergenza climatica sempre più incidente sull’ agricoltura.
“La grave crisi idrica -scrive il primo cittadino – è senza dubbio da inquadrare nella epocale crisi climatica ed ambientale in atto e come tale va approcciata in modo strutturale, affrontando le cause e non correndo dietro ai sintomi.
La Regione Sicilia ed il nostro territorio in particolare partono già da una situazione di grande
sofferenza: in Sicilia, ogni anno, si disperdono quasi il 90% delle acque piovane a causa delle strutture idriche a fini irrigui che sono obsolete e fatiscenti.
Pertanto, si rende necessario intraprendere tutte le iniziative finalizzate a porre rimedio a questo stato di cose, affinché venga assicurato l’apporto di risorse idriche, indispensabili per li futuro delle nostre aziende agricole che oggi garantiscono valori di PIL tra i più rilevanti per il nostro comprensorio.
In quest’ottica la tutela delle risorse idriche è considerata una tra le maggiori sfide da affrontare per larealizzazione di uno sviluppo sempre più sostenibile, sia in termini di tutela dall’inquinamento che di miglioramento della gestione.
L’uso razionale ed efficiente delle risorse idriche in agricoltura puòrappresentare, quindi, anche un fattore importante per porre freno ai processi di degrado del territorio, accanto ad una più decisa riconversione verso le pratiche agricole ecocompatibili ed alla necessità di sostenere il permanere dell’attività agricola laddove un abbandono delle terre determinerebbe gravi rischi per il territorio, sia in termini di qualità della produzione, con riflessi negativi in campo economico-sociale, che di rischio idrogeologico e/o processi di desertificazione.
In considerazione del contesto esposto, li miglioramento dell’efficienza degli usi irrigui della risorsa è, quindi, un obiettivo imprescindibile della nuova programmazione. Proprio in tale ottica diventa
sempre più importante che le pratiche agricole e quelle irrigue, in particolar modo, vengano svolte in piena efficienza e nel rispetto di tutte le componenti ambientali, poiché sebbene si siano raggiunti negli ultimi anni buoni livelli di efficienza nell’uso della risorsa da parte del settore primario è altrettanto vero che esistono ulteriori margini di miglioramento.
Alla luce del quadro descritto appare, dunque, evidente l’importanza che assume la pianificazione integrata dell’uso delle risorse idriche e la programmazione intersettoriale degli interventi, attraverso una sempre maggiore integrazione tra le politiche di sviluppo rurale e la direttiva quadro per le acque, per le quali un ruolo fondamentale hanno (nel nostro comprensorio) il Consorzio di Bonifica AG 3 e l’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana.
Proprio ai vertici del Consorzio di Bonifica AG3, Commissario straordinario e Direttore Generale, rappresento questa forte preoccupazione e sollecito (grazie anche alla possibilità di intercettare le ingenti risorse finanziarie messe a disposizione dal PNRR e da altri Fondi infrastrutturali all’uopo destinate), di attivarsi fattivamente attraverso la predisposizione di idonei progetti per interventi mirati al completamento del sistema irriguo che riguardino in particolare: sia la piena e regolare attivazione della cosiddetta “bretella” Gammauta-Castello (e ciò attraverso un serio confronto tra li Governo Regionale e l’Enel concessionaria delle acque di tale invaso), che la progettazione e la realizzazione di un importante opera di interconnessione ai Lago Arancio e la Diga Castello, che potrebbe interessare anche il Laghetto Gorgo in territorio di Montallegro.
Ritengo che questo tipo di interventi per l’ampliamento ed il miglioramento dei suddetti sistemi idrici siano strategici per il superamento dell’emergenza acqua per uso irriguo dell’intero nostro territorio che abbraccia circa una dozzina di Comuni del comprensorio riberese, con circa sette mila ettari di terreni dove viene coltivata la prestigiosa Arancia di Ribera D.O.P. tanto apprezzata non soltanto nei mercati nazionali, ma anche all’estero e che rappresenta la principale fonte di reddito
di centinaia di imprese agricole presenti sul territorio”.
Il primo cittadino, pertanto invita i vertici del Consorzio di Bonifica AG 3 ad un immediato confronto concreto e propositivo, certo di trovare grande disponibilità ed un serio riscontro alle questioni sollevate che sono di vitale importanza per le nostre comunita’.