Laura Bonafede, la maestra di Campobello di Mazara legata al boss Matteo Messina Denaro, è stata indagata per associazione mafiosa dalla Procura di Palermo che ha modificato l’accusa da favoreggiamento a associazione mafiosa. Figlia di Leonardo Bonafede, storico padrino di Campobello, e cugina di Andrea Bonafede, che ha prestato l’identità al boss durante la sua latitanza, Laura è stata descritta come un pezzo fondamentale nel meccanismo che ha protetto Messina Denaro per 30 anni.
I dettagli emersi dall’indagine rivelano che Laura, insieme a sua figlia Martina Gentile, avrebbe vissuto con il boss, alimentando un legame che va oltre il mero favoreggiamento. Nel pizzino diretto a Laura, Messina Denaro scriveva: “Eravamo una famiglia.” La donna si occupava del sostentamento e della sicurezza del capomafia, condividendo con lui linguaggi cifrati e informazioni sulla cosca.
Il giudice che ha ordinato l’arresto ha evidenziato un sentimento di adorazione da parte di Laura nei confronti di Messina Denaro. La moglie di un killer di Cosa Nostra, Salvatore Gentile, condannato all’ergastolo per omicidi commissionati dal capomafia, avrebbe continuato a vedere Messina Denaro fino a pochi giorni prima del suo arresto.
Laura Bonafede emerge come figura chiave in questa intricata rete di relazioni mafiose. La sua storia rivela la complessità delle connessioni che hanno protetto il capomafia per decenni.