Slitta di 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza della Corte di Appello di Palermo che ha confermato la pena di 8 anni di reclusione e 80 mila euro di multa per la madre della ragazzina minore di 14 anni che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina.
La madre è un personaggio centrale della vicenda, arrestata dai carabinieri durante le indagini preliminari e che non ha mai lasciato il carcere.
Il 17 dicembre prossimo il suo difensore, l’avvocato Antonino Sutera, discuterà in Cassazione la richiesta di arresti domiciliari che è stata rigettata dalla Corte di Appello.
La ragazzina, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri sessuali per somme che andavano dai 30 ai 200 euro.