“La gestione degli eventi post alluvione del mese di Novembre 2021 è sempre più incerta e poco chiara”. Lo scrive il Circolo territoriale
“Marina – San Michele” di Sciacca. “Non si riesce a capire – continua la nota – quale azione concreta e fattiva è in atto sia per la risoluzione definitiva delle criticità presenti sul territorio che per consentire degli interventi urgenti per conferire un buon grado di normalità nell’attesa di un intervento risolutivo. Premesso che oggi dovremmo essere a conoscenza del preannunciato preventivo del Genio Militare per valutare la fattibilità dell’intervento di ripristino dei collegamenti delle contrade di Carbone, Carcossea, Vassallo e Raganella, la situazione sulle criticità di via Lido e Foggia sembra essere in alto mare alla luce del fatto che da oltre 2 mesi, famiglie sfollate, contrada Foggia e San Marco pressoché scollegate dal centro abitato, non hanno ancora avuto un vero e proprio riscontro anche se vi sono dei fondi messi a disposizione da impegnare nel tramite del Comune di Sciacca e/o con il Genio Civile e/o con la Protezione Civile. In particolare la nostra attenzione va verso quelle famiglie di via lido che in questi giorni hanno lanciato un grido di allarme sentendosi abbandonate. Ci chiediamo a che punto è l’iter paventato per utilizzare i fondi della protezione civile? Occorre risposta seria e circostanziata agli interessati”
Il Comitato presieduto da Ignazio Gallo poi annota: “Un cosa è certa, un mezzo meccanico in movimento sui luoghi non è ancora presente, le famiglie sfollate continuano ad attendere delle risposte e diversi agglomerati urbani e aziende continuano a subire danni e disagi per via di una viabilità ridotta a minimi termini.È necessario che l’amministrazione comunale si attivi per istituire nella propria sede una cabina di regia per coordinare le varie competenze degli Enti, anche per organizzare tutte quelle azioni necessarie per ripristinare un minimo di normalità in un territorio che ha evidenziato delle criticità già ben note e classificate da parte del Servizio 4 “ASSETTO DEL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO” dell’ARTA.
Infatti, il Servizio 4 dell’ARTA, ha già studiato e rilevato la zona incriminata, la quale fa parte di un versante di maggiore estensione intercluso tra la via Lido e la via Allende che per semplificare si estende dalla sede dell’emittente televisiva TRS sino all’altezza della località Tonnara, individuandolo e frazionandolo in ben n°5 sotto-aree con criticità di alto rischio, con il ben noto documento denominato PAI (Piano Assetto Idrogeologico) del 2004 periodicamente aggiornato.
Ragion per cui, riteniamo opportuno distogliere l’attenzione sulle recenti discussioni di carattere spicciolo, e concentrarsi sulle mere esigenze e risposte a tutti quei cittadini che ancora oggi gravano sulle proprie spalle le conseguenze di un disastro preannunciato dallo stesso Servizio 4 dell’ARTA con un livello di rischio R4 (massimo livello), e ciò che abbiamo assistito in via Lido sembrerebbe solo la punta di un iceberg.
Occorrono, interventi programmati ed impegni di spesa da parte degli enti superiori che non possono essere occultati dall’arrivo di pochi denari presso il nostro comune, l’amministrazione prenda il controllo del territorio e batta i pugni nelle sedi di competenza, perché il problema non è da dimostrare e già rilevato degli enti competenti che hanno anche l’obbligo ed il dovere di prevedere degli stanziamenti secondo un ordine di priorità che Sciacca purtroppo ha”