Cronaca / Attualità

Don Ciotti a Trapani: “La latitanza di Messina denaro denuncia altre latitanze”

Per don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, “la latitanza di Matteo Messina Denaro denuncia le altre latitanze che ci sono state in più di 30 anni. Nella foto, don Luigi Ciotti con il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici


Latitanze politiche e sociali che l’ hanno resa possibile”. Lo ha detto intervenendo alla trentesima Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime di mafia celebrata a Trapani.


“Oggi il vento della memoria semina giustizia – ha detto il fondatore dell’associazione Libera – voi tutti non chiedete celebrazioni ma un impegno concreto, ossia chiedete di trasformare un passato di memoria in etica presente con condivisione e responsabilità”. Poi don Ciotti si è rivolto ai familiari delle vittime di mafia seduti in prima fila: “L’80% di voi non conosce la verità – ha detto – eppure non dimentichiamo che le verità passeggiano per le vie delle nostre città. Senza verità non si può costruire giustizia e la verità non può andare in prescrizione”.


Per don Ciotti “le mafie non godono solo di un sostegno attivo ma anche passivo e si rafforzano se non ci mettiamo la nostra faccia, il nostro impegno. Se non lo facciamo diventiamo complici”. Poi un passaggio sui mancati investimenti in ricerca, sui giovani: “Questo mondo non è per i giovani ma loro sono per il mondo, loro sono i nostri semi di giustizia e democrazia.


Molti giovani italiani vanno via e la politica non si interessa di loro”.


Don Ciotti ha aggiunto: “L’Italia e un paese non ancora del tutto libero. Gli avversari alla libertà si chiamano corruzione, mafia, povertà, abuso di potere. E noi dobbiamo liberarci da questi avversari. Abbiamo bisogno di più umanità, fermare la corsa agli armamenti, fermare il capitalismo e la devastazione della casa comune”.

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