Cronaca / Attualità

Droga a Ribera, appello dei sacerdoti alle mamme: “Non è una vergogna, chiedete aiuto”

Tre morti per droga a Ribera negli ultimi tre anni, giovani vite spezzate. Un appello è stato lanciato dai sacerdoti riberesi alle mamme di Ribera: bisogna farsi aiutare dai centri di accoglienza e dalle comunità.

“Care mamme”. E’ così che i sacerdoti riberesi iniziano il loro appello e prima di scendere nel dettaglio del comportamento corretto da assumere criticano quello sbagliano, ciò che non bisogna ma fare: “La prima tentazione è quella di pensare che è una vergogna, nessuno lo deve sapere. Allora pur di tenerli calmi prendete la macchina, andate nel luogo di spaccio, suonate il clacson, viene lo spacciatore, date i soldi e prendete la droga. E’ il più grande errore che potete fare. La cosa più saggia è chiedere aiuto e farsi aiutare dai centri di accoglienza. E se ci riuscite, denunciate vostro figlio per poterlo salvare. Preferite far morire lentamente i vostri figli o salvarli?”. E poi: “Altre mamme sono uscite allo scoperto e si sono organizzate”. I sacerdoti si rivolgono anche ai giovani con l’invito a farsi aiutare, a sfruttare l’opportunità del centro di ascolto e di accoglienza.

Tra i principali sostenitori dell’iniziativa don Antonio Nuara, il sacerdote da tempo in prima linea contro la droga e per garantire aiuto ai giovani di Ribera.

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