Il pubblico ministero Christian Del Turco ha chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione, per estorsione, a carico dell’imprenditore di Ribera Ignazio Tavormina, di 48 anni. I suoi difensori, gli avvocati Nicola Puma e Accursio Piro, invece, l’assoluzione, sostenendo che è estraneo ai fatti.
Il giudice del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, deciderà il 15 marzo prossimo. Il processo a carico di Tavormina si celebra con il rito abbreviato e l’imprenditore è accusato di avere minacciato dirigenti e dipendenti del Verdura Resort di Sciacca e compiuto atti di sabotaggio sui mezzi appartenenti alla struttura. Tavormina è titolare di una ditta di vivai appaltatrice per la gestione delle aree verdi ornamentali e agricole del complesso. La vicenda si riferisce a fatti degli anni passati. Il pm ha riqualificato in tentativo di estorsione uno dei due capi d’imputazione contestati a Tavormina.
Secondo l’accusa l’imprenditore, nel 2009, essendo venuto a conoscenza che l’allora direttore del complesso avrebbe avuto intenzione di non rinnovare alla scadenza i contratti d’appalto, avrebbe tenuto un comportamento arrogante e intimidatorio all’interno del resort.
Si sono costituiti parte civile sia la Mediterranea Golf & Resort che sei presunte persone offese, rappresentati dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro. L’indagine è stata svolta dai carabinieri della compagnia di Sciacca.